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Dario copia la Lega al Monviso Il Carroccio: distante dal Nord

Dario copia la Lega al Monviso Il Carroccio: distante dal Nord

Il «ma anche» di veltroniana memoria, per lui, più che altro, è un «anche io». Il vituperato Silvio Berlusconi introduce nel politicamente corretto del look il pullover blu? E Dario Franceschini subito copia: «anche io». Il premier indossa il cappello da capostazione? E lui a ruota fa lo stesso: «anche io» il berretto da ferroviere. I precari della scuola vanno sul tetto per protestare contro il ministro Gelmini ? E sul tetto ecco che compare subito pure lui, che di precario ha solo i tempi di permanenza alla guida del Pd: «anche io».
L’elenco potrebbe continuare, considerata la sindrome da imitazione che affligge il nostro «anche io». Ma ci limitiamo giusto all’ultima opera di copiatura. Quella di ieri. Cosa fa ogni anno Umberto Bossi a Pian del Re, alle sorgenti del Po? Accompagnato da una folla di militanti della Lega celebra il rito dell’ampolla: l’acqua del sacro fiume viene raccolta al Monviso e al Po torna con un’altra cerimonia, quando viene versata nella laguna di Venezia. Be’, pure stavolta Franceschini ha detto «anche io». E così, con uno sparuto gruppo di militanti di Paesana, si è arrampicato su alle fonti del Po, e lì, dove il Senatùr ha inventato il rito, ha piantato la bandiera tricolore. «Sono venuto alle fonti del Po – ha sillabato – per ribadire il valore dell’italianità. Questa parte dell’Italia non può essere lasciata soltanto alla Lega e ai suoi egoismi. È anche nostra, del Pd, insomma di tutti gli italiani. Pian del Re è stato violato per tanti anni, ed è invece il luogo più giusto per dire che la Padania non esiste, non è mai esistita e mai esisterà».
Dario l’«anche io» dixit. La Lega non ha gradito. E anche se qualcuno nel Carroccio ha cercato di buttarla sull’ironia (il sottosegretario Davico: «meglio Lourdes...»), le reazioni sono state piccate. Piccate e anche un po’ arrabbiate. «Se uno deve solo fare il verso agli altri per dimostrare qualcosa, fa vedere di non avere proprie idee. Sicuramente sul Monviso e sul Po non si sono accorti di questa sgradita presenza», ha chiosato il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli. E il capogruppo del Carroccio alla Camera Roberto Cota: «Franceschini al Monviso? Lui ci è andato di passaggio a fare una gita, Bossi ci va sempre con un popolo dietro. Si vede che è in grande difficoltà perché ormai cerca visibilità con le provocazioni.

È inutile dargli peso, perché ogni giorno perde sempre più voti ed è sempre più lontano dalla gente del Nord».

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