Roma - La Gdf ha il nuovo comandante. Dopo la rimozione di Speciale, imposta dal governo, e dopo il rinvio della prima cerimonia causata dal "pasticcio" causato dall'esecutivo che aveva costretto la Corte dei conti a intervenire, il generale Cosimo D’Arrigo ce l'ha fatta. Stamani, alla caserma Sante Laria, si è svolta la cerimonia, presenti il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa e il viceministro Vincenzo Visco, il "signor Fisco" accusato dal generale Spaciale di aver fatto pressioni sull'inchiesta Unipoli-Bnl.
D'Arrigo, nel suo discorso di insediamento al vertice delle Fiamme gialle, ha subito marcato le distanze dalla politica, rivolgendo ha rivolto «un saluto affettuoso» al suo predecessore, generale Roberto Speciale, al quale ha espresso «sentimenti di profonda stima e considerazione». Un attestato senza se e senza ma, che rimarca il solco che si è aperto tra Gdf e governo Prodi.
E il ministro Padoa-Schioppa ha subito sottolineato che «nel Governo, nelle istituzioni, nella gente mai si sono levate critiche sulla correttezza e sulla credibilità della Guardia di Finanza». Aggiungendo che «un’asprezza di toni inusitata» è stata alla base della decisione di sostituire il comanadante generale della Guardia di Finanza. «Eventi recenti a tutti noti - ha spiegato - hanno coinvolto uomini e relazioni fiduciarie istituzionali, portando a un confronto politico che ha raggiunto un’asprezza di toni inusitata e ha indotto il Governo a decidere un cambiamento di linea e di responsabilità nel comando del corpo».
Schifani: provocatoria la presenza di Visco «Un nuovo capitolo triste per la vicenda Visco-Gdf». Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Renato Schifani, si riferisce, in una nota, alle «ipocrite dichiarazioni di oggi del ministro Padoa-Schioppa, che invece in Senato aveva lanciato pesanti accuse al generale comandante Speciale e con lui a tutta la Guardia di Finanza» e alla «protervia del ministro Visco, presente in maniera provocatoria alla cerimonia di insediamento del generale D’Arrigo nonostante il ruolo negativo che ha avuto in questa brutta storia, dimostrano che fare chiarezza è più che mai un obbligo». Secondo Schifani «non è questione di asprezza o di scontro politico, ma di verità che vanno accertate al più presto». Il presidente dei senatori azzurri, poi, fa gli auguri di «buon lavoro» al nuovo comandante generale delle Fiamme Gialle, «coinvolto suo malgrado nelle fameliche brame di potere di un governo ormai a fine corsa» ed esprime «apprezzamento per le parole di stima che ha espresso nei confronti di chi lo ha preceduto nel prestigioso incarico».
Gasparri: inaudita la presenza del vicepremier «La presenza di Visco alla cerimonia d’insediamento rappresenta un affronto a tutte le Forze armate ed a tutte le Forze dell’ordine». Attacca anche Maurizio Gasparri dell’esecutivo di Alleanza nazionale. «Che un personaggio del genere - aggiunge - che ha ordito vergognose manovre abbia ancora il coraggio di varcare il portone di una caserma è una cosa inaudita. Dovrebbe semmai varcare altri portoni per rispondere delle gravi violazioni di legge che compiuto».
Per Gasparri, la presenza di Visco alla cerimonia di insediamento del nuovo comandante generale della Gdf «è la conferma dell’arroganza che lo stesso Padoa-Schioppa ha mostrato al Senato nel corso di un allucinante intervento del quale sarà certamente chiamato a rispondere dinnanzi alla Magistratura ordinaria». «Denunciamo anche la contestuale aggressione ad altre Forze dell’ordine dove si ipotizzano nomine ed avvicendamenti che sarebbero un autentico colpo di mano».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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