Delitto Molinari: risultati rinviati

C’è il sospetto che l’assassino abbia agito su commissione I nuovi dubbi

Federico De Rossi

da Savona

È slittata a giovedì prossimo la consegna dei risultati delle analisi compiute dal Ris di Parma sulle impronte digitali rilevate nella camera da letto di Arrigo Molinari, l'ex questore assassinato con ventidue coltellate tra lunedì e martedì scorso nella sua abitazione di Andora.
La tanto attesa svolta alle indagini, quindi, potrebbe essere solo rimandata. Dai nuovi risultati tecnici e scientifici su impronte e macchie di sangue si saprà se Luigi Verri abbia agito da solo o con l'aiuto di uno o più complici. I risultati di laboratorio erano già previsti per la giornata di ieri. Intanto gli inquirenti proseguono le indagini per far luce sui buchi neri della confessione fornita da Verri. L'arma del delitto è un unico coltello da taglio, non ancora ritrovato, che appartiene allo stesso Luigi Verri, ma è ancora mistero, invece, sulle pistole di Molinari che non erano custodite nell'abitazione. Le prove, gli elementi e i riscontri in mano della procura savonese sembrano quindi aggravare ora dopo ora la posizione di Luigi Verri, quando appare a tutti evidente, inquirenti in primis, che le versioni fornite, interrogatorio dopo interrogatorio, si sono allontanate sempre di più dalla sua confessione: un tentativo di rapina degenerato in omicidio.

L'accusa potrebbe diventare omicidio premeditato in concorso con ignoti, e rianimare la pista investigativa di una vera e propria esecuzione compiuta su «commissione». La procura, inoltre, smentisce dissapori tra il figlio e la vittima per alcuni debiti accumulati da Carlo nella gestione del Bingo di Imperia.

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