Un derby vero a fine agosto: record d’incassi a San Siro

Milano non ha mai vissuto un derby così caldo. E non è una metafora. Almeno in campionato, Milan-Inter nell’afa estiva rappresenta un’assoluta novità. Nel 2002, rossoneri e nerazzurri si affrontarono a fine agosto, ma era un’amichevole in commemorazione delle vittime di Linate. Finì uno a zero per il Milan, gol di Tomasson. Stesso punteggio (rete di Papin) nel 1992, quando il derby nella calura decise l’assegnazione del trofeo Luigi Berlusconi. Briciole di calcio in confronto a cosa vedremo al Meazza stasera.
Che il derby alla seconda giornata di serie A «faccia strano» lo ammettono soprattutto i tifosi milanesi. Anche quelli Vip. «Sembrerà di assistere al trofeo Birra Moretti più che a un impegno di campionato - esordisce il comico Enrico Bertolino, cuore nerazzurro -, speriamo almeno che Mourinho nell’intervallo non metta in campo la seconda squadra, come si fa nei test estivi. È triste che partite così avvincenti arrivino con le squadre ancora in fase di preparazione. E poi un derby con in tribuna gente in calzoni corti, mocassini senza calze e anguria in mano stona non poco». D’accordo anche un altro colosso della risata all’italiana come Massimo Boldi. «È una mazzata giocare così presto contro i cugini - spiega l’attore di fede rossonera -. E con questo caldo non penso proprio di andare allo stadio».
Nonostante il periodo poco favorevole, con molti milanesi ancora in vacanza, San Siro stasera sarà gremito. Più di 80mila spettatori, record di incassi (risalente a Milan-Juve della scorsa stagione) frantumato già giovedì sera. Nelle casse dei due club finiranno quasi 2,5 milioni di euro. Giocano in casa i rossoneri, che si terranno la fetta più grossa degli incassi. Gli ultimi 500 tagliandi saranno messi in vendita stamattina al Meazza a partire dalle 10. Atm ha già fatto sapere che incrementerà i servizi sulla linea 1 della metro e su quella 16 del tram. Corse aggiuntive anche per i bus, mentre 5 navette gratuite faranno da spola tra San Siro e piazzale Lotto.
Allo stadio ci sarà anche l’eurodeputato leghista Matteo Salvini. «Ci andrò con la bandiera del Milan con il Sole delle Alpi in mezzo. E conterò i calciatori italiani in campo. Soprattutto quelli della formazione nerazzurra», provoca il capogruppo padano in consiglio comunale. La scaramanzia consiglia prudenza a Salvini. «Vince l’Inter, sono loro i favoriti - dice facendo gli scongiuri -. Ma non temo nessuno degli uomini di Mourinho. E se Pato gira...». Più spavaldo invece il nerazzurro Alan Rizzi, assessore allo Sport ed ex promessa della Primavera nerazzurra a fine anni Ottanta. «Dobbiamo dimostrare di essere più forti, specialmente dopo l’esordio non esaltante di domenica scorsa. Ecco perché sono sicuro che vinciamo noi 2-1. Segna il Principe Milito. Dobbiamo solo stare attenti ai brasiliani del Milan, Pato su tutti». L’assessore non si siederà però in tribuna. «Sono fuori Milano. Questo derby fuori stagione mi ha colto di sorpresa, purtroppo».
È derby anche tra due ex calciatori, ora opinionisti in tv. Josè Altafini, sponda rossonera, è critico verso la stracittadina d’agosto. «Arriva troppo presto e potrebbe condizionare l’approccio delle squadre. Anche se credo che sarà lo stesso uno spettacolo. Basta vedere i due attacchi per capire che la sfida difficilmente finirà a reti inviolate.

Il Milan forse ha una condizione migliore». Evaristo Beccalossi, idolo del tifo interista, è cauto. «Siamo più forti noi, ma in queste partite non si sa mai. Il Milan poi l’ho visto bene negli ultimi quindici giorni. Speriamo non ci faccia sorprese».

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