La Destra che ha fatto storia

La Destra che ha fatto storia

Oltre 150 persone hanno affollato l’altra sera il salone del Ristorante «Piedigrotta» di Genova ove si è tenuto il convegno sui protagonisti della Destra genovese dal dopoguerra ad oggi promosso dai Circoli culturali Destradomani e Giorgio Almirante. I lavori sono stati aperti dalla lettura di un messaggio di Donna Assunta Almirante. La manifestazione è stata dedicata ad Ugo Venturini colpito a morte nell'aprile del 1970 durante un comizio di Almirante contestato dall'ultrasinistra. Relatori Sergio Pessot e Piero Vassallo autori del libro «A destra della città proibita. Genova quelli che non si arresero».
«Chi ha frequentato le sedi missine tra il 1947 ed il 1968 rammenta che il tema dominante dei dibattiti era la restaurazione dell'unità civile e spirituale degli Italiani - ha detto Vassallo. - Da parte degli stessi reduci della RSI scampati al sangue dei vinti si ascoltavano non già parole di odio e di vendetta bensì di riconciliazione nazionale. A Genova i giovani erano formati e guidati da studiosi di altro profilo morale ed intellettuale come l'insigne giurista Carlo Costamagna e da religiosi di particolare rigore dottrinale e comportamentale come Fra Ginepro da Pompeiana».
«Tra gli uomini che più segnarono la Destra ligure e genovese va annoverato Giano Accame che coinvolse personalità della cultura e della politica come Gianni Baget Bozzo, Edgardo Sogno e Fernando Tambroni in un vasto disegno per far uscire il Msi dal ghetto. Già fin da allora, infatti, progettava una Destra moderna e sociale proiettata verso il futuro» ha affermato Sergio Pessot. Da Giuseppe Gonella primo deputato del Msi e Cesco Giulio Baghino fondatore del partito e parlamentare a Pino Rolandino, primo consigliere regionale a Miro Taccini e Umberto Testori, valorosi consiglieri a palazzo Tursi a Giancarlo De Marchi, Sergio Bornacin, Pier Luigi Gatto e tanti altri sono stati ricordati, tra l'emozione generale, nel corso del convegno. Hanno concluso i lavori il sen.

Giorgio Bornacin ed il consigliere regionale Gianni Plinio che ha concluso: «Se non ci fu una resa incondizionata al comunismo ed è stato possibile vivere in libertà lo si deve anche al coraggio e allo spirito di sacrificio degli uomini della Destra genovese in epoche assai difficili. Invitiamo i giovani migliori a rilanciare i Valori nazionali e patriottici di quegli uomini generosi per costruire l'Italia del futuro».

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