Diamanti, oro, titanio. I gioielli da sogno fanno brillare Parigi

Gioco di luci e ombre per Vhernier. Gucci presenta una collezione con Pomellato

Diamanti, oro, titanio. I gioielli da sogno fanno brillare Parigi
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Una cascata di diamanti e pietre preziose d'ogni forma e colore oltre a fiumi d'oro e titanio invadono Parigi salvando con l'alta gioielleria una tornata di sfilate couture ridotta all'osso. C'è chi parla di beni rifugio e di rivincita del valore intrinseco di un gioiello rispetto all'impermanenza di un vestito firmato, ma guardando le vetrine di rue Saint Honoré ci siamo accorti che una gonna in pelle di una grande griffe italiana costa 6000 euro come un braccialetto in oro di Buccellati.

"In Francia per legge si devono mettere i prezzi di tutta la merce esposta, una cosa utile e che fa riflettere chi compra e chi vende" dice Maria Cristina Buccellati presentando le borse-gioiello create da suo fratello Andrea, attuale direttore creativo del brand, in omaggio alle stupefacenti bejewelled bag lanciate dal nonno Mario negli anni Venti del secolo scorso e poi rifatte 50 anni dopo dal padre Gianmaria. Le tre nuove trousse di Buccellati sono piccoli capolavori di alto artigianato tra cui spicca il modello a sfera in titanio ricoperto di velluto nero appesa a un manico-bracciale in oro e con una sensazionale greca al centro in oro cesellato e diamanti che nasconde alla perfezione la cerniera di apertura. Il prezzo al pubblico? 450 mila euro, ma si tratta di un vero e proprio pezzo da museo. Ancor più sensazionali le sei composizioni floreali tipo ikebana disegnate dalla direttrice creativa di Boucheron, Claire Choisne, per la collezione Carte Blanche con cui una volta all'anno trasforma l'alta gioielleria in una fiaba. Stavolta al pensiero della natura che sta scomparendo sotto ai nostri occhi unisce quello che la intristisce da sempre dei gioielli chiusi in cassaforte per la maggior parte del tempo. Da qui l'idea di Impermanence, la collezione di sei ikebane con vasetti in vetro borosilicato (per intenderci quello delle provette) contengono rami di eucalipto, tulipani, fiori di cardo, tralci di glicine e ciclamini che nascondono libellule, insetti stecco, scarabei piccoli e grandi.

Ogni pezzo si può staccare e trasformare in spilla, fermaglio per capelli, anello o pendente con minuscoli diamanti cuciti a mano col filo da pesca tra le spine trasparenti del cardo, la madreperla sottile come un velo che riproduce le ali traslucide della libellula e i sottilissimi aghetti di cristallo che simulano la peluria sul carapace degli insetti. Il tutto in bianco e nero con innumerevoli diamanti nei due colori delle composizioni e 18 mila ore di lavoro e ricerca in atelier. Vhernier ricostruisce l'atelier di Brancusi davanti al Beaubourg per presentare Ardis, un'alta gioielleria basata sull'eterno gioco tra l'ombra e la luce che è la magnifica ossessione di ogni scultore. I singoli pezzi hanno una forma anatomica e avvolgente per cui alla fine ti dimentichi che sono in oro, titanio e alluminio con anche 5459 brillanti incassati a due punte per mantenere la purezza del design e coprire alla perfezione la curva del gioiello. "Se ti senti generosa lo metti con i brillanti verso gli altri altrimenti illumini solo te stessa" dice Isabella Traglio head of design e responsabile ricerca e sviluppo del brand. Pasquale Bruni presenta l'alta gioielleria in un sensazionale giardino di casa creato da Marco Balich (il mago delle cerimonie olimpiche e non solo) dentro il Musèe des Arts Decoratifs. Protagonista la rosa riprodotta anche nei gioielli con petali d'oro e diamanti che si muovono come spinti dal vento anche se poi il collier con incastonati 7000 brillanti si divide in choker e bracciale a manetta. Per Milena Garatti, gemmologa da 25 anni e da 8 signora dei diamanti verdi che sono lo 0,01% di tutti i diamanti del mondo, tutto nasce dalla rarità delle pietre attorno cui poi lei costruisce una storia che sa di favola. La pensa così anche Sahag Arslanian, terza generazione di diamantari armeni che vivono ad Anversa.

Giusto per dare un'idea anni fa hanno venduto per 12 milioni di dollari Ocean Blue, un diamante blu con sfumature di verde da perdere la testa. I 30 pezzi che ha presentato a Parigi erano ai confini della realtà come le cinture, i bracciali e i choker creati da Gucci in collab con Pomellato per un'alta gioielleria che sa anche di moda.

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