Tutto il pianeta, da New York a Hong Kong, vive con il fiato sospeso pensando a una sola cosa: la crisi finanziaria e i suoi effetti. Tutti, dal banchiere al cittadino della strada, parlano solo della grande e della piccola economia, quella del Paese e quella personale. Tutti i media dedicano spazi giganteschi e commenti preoccupati alla nuova Depressione americana che sta sbarcando a casa nostra. E mentre tutti sono aggrappati ai percorsi altalenanti del dollaro, delle azioni, delle Borse, del petrolio... il Papa cosa fa? Dice che «il denaro è nulla». Dice che «i soldi spariscono, solo la parola di Dio è solida». Dice che successo, carriera, patrimoni, tutto passerà, tranne la Parola di Dio. Apparentemente un richiamo quasi «banale» nella sua semplicità. In realtà, fatto in questo contesto drammatico e in un modo così diretto, una vero terremoto per le coscienze, e non solo quelle cristiane. Comunque, un monito su cui riflettere. Chiedendo aiuto a due intellettuali che, sul tema, hanno avuto modo di studiare e meditare a lungo.
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