Diodoro López Hernández & C.

Si tratta di quattro religiosi spagnoli, Fratelli delle Scuole Cristiane, martirizzati nel corso della guerra civile del 1936. Il capogruppo è Diodoro López Hernández, nato a Salguero de Juarros, in provincia di Burgos, nel 1898. Nel 1912 entrò tra i Fratelli delle Scuole Cristiane a Bujedo col nome religioso di Teodosio Rafael. Fu inizialmente mandato a insegnare nel collegio di Mieres e poi in quello di Melilla. Ma la repubblica anticlericale spagnola costringeva anche i religiosi al servizio militare; così fu per fratel Teodosio, il quale dovette lasciare l’abito religioso per la divisa. Terminata la naja, tornò alle sue vecchie occupazioni e fondò l’Associazione dei Padri di Famiglia per i genitori dei suoi allievi. Poiché era considerato un ottimo elemento dai superiori, fu chiamato a dirigere la scuola di Grinon e in seguito quella di Puerto Real. Aveva trentotto anni quando scoppiò la guerra civile. Fu assassinato dai miliziani rossi a Consuegra in quello stesso 1936.

Gli altri tre confratelli del gruppo, uccisi nello stesso giorno, sono: Luís Villanueva (fratel Eustaquio Luís), di Cucho (provincia di Burgos ma diocesi di Calahorra y La Calzada), quarantotto anni, fucilato a Toledo; Dalmacio Bellota (fratel Carlos Jorge), di Capillas (provincia di Palencia e diocesi di León), ventotto anni; Pedro Juan Alvárez Pérez (fratel Felipe José), di Carmena (provincia di Toledo), ventidue anni. Anche questi ultimi vennero ammazzati a Toledo. Ora segnalo due letture estive: Roberto de Mattei, De Europa (Le Lettere); Marcello Pera, Libertà e laicità (Cantagalli).

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