Invalido al cento per cento. Uno schiavo ideale, “perfetto“. Un disabile che non poteva ribellarsi e che poteva però “rendere“ una fortuna proprio grazie alla sua menomazione. E’ una storia terribile e squallida quella che si nasconde dietro una pesante condanna inflitta dal tribunale di Genova a una coppia che sfruttava un invalido come mendicante alla stazione per intascare i soldi delle elemosine. Una storia che forse fa ancora più male a pochi giorni dal Natale. La sentenza del giudice per l’udienza preliminare Maria Letizia Califano è stata dura, soprattutto perché ha accolto in pieno la tesi del pubblico ministero che ipotizzava i reati di riduzione in schiavitù, estorsioni e lesioni aggravate: 10 anni e 8 mesi di carcere per un quarantasettenne genovese e 4 anni e 8 mesi alla donna ritenuta sua complice. Entrambi dovranno pagare al disabile sfruttato una provvisionale di 45mila euro. Terribile la ricostruzione delle accuse rivolte alla coppia di sfruttatori. I due, secondo la tesi dell’accusa accolta dal giudice, hanno prima occupato l’appartamento dell’uomo, poi hanno costretto il disabile a dare loro tutta la pensione, infine hanno iniziato a chiedergli sempre più soldi con minacce e ripetute violenze. Lo hanno costretto ad andare a mendicare alla stazione Brignole e soprattutto lo hanno sempre tenuto sotto il loro controllo arrivando addirittura agli insulti continui e alle “punizioni“ fisiche, schiacciandogli le dita nella porta di casa o ferendolo con un coltello.
Umiliato e soggiogato, il disabile è stato costretto per due anni a comportarsi da schiavo dei due aguzzini condannati ieri, fino a quando la polizia ferroviaria ha scoperto la straziante storia che si nascondeva dietro a quel mendicante della stazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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