Disco nuovo e concerti vecchi. Neil Young non si ferma mai

Gli inediti di "World record" sono all'altezza della sua fama. E nei cofanetti spicca il rock del mai pubblicato "Eldorado"

Disco nuovo e concerti vecchi. Neil Young non si ferma mai

Il suo soprannome è «The Loner», il solitario, dal titolo di un suo celebre brano ma anche e soprattutto dal modo di affrontare l'esistenza. Neil Young però non si risparmia dal punto di vista musicale e pubblica decine di dischi all'anno tutti di ottimo livello. L'anno scorso in questo periodo incise Barn seguito da Toast (ne abbiamo parlato su queste pagine) più l'album dal vivo (la sua dimensione preferita) Noise & Flowers con i Promise of the Real. Ora torna ai fedeli Crazy Horse e propone World Record più il cofanetto di 4 cd Original Releases Series più il cofanetto del glorioso Harvest con inediti e un film con curiose immagini e il «making of» dell'album.

«Vivo per suonare - ha detto Neil Young - per portare alla gente i miei messaggi e le mie emozioni. Ho tanta musica nel cassetto e tanta ne farò ancora se la salute mi sosterrà». World Record è un bellissimo disco che racconta come la vena di Young sia lontana dall'esaurirsi in quell'eterno equilibrio che viaggia tra ballate lente e avvolgenti acustiche e schitarrate potenti e ruvide.

Ne sono esempio la morbida ed ecologista Love Heat contrapposta all'impetuosa Chevrolet, un quarto d'ora scatenato di assolo vibranti che si alternano con la voce bizzosa del protagonista. Chitarra dura e fremente anche nella polemica Break the Chain mentre i colori si addolciscono un poco con l'acustica The Old Planet che tratta sempre il tema dell'ecologia cui Young si dedica a tempo pieno.

Un lavoro che si sposa bene con i precedenti senza risultare ripetitivo, ma con grande feeling e voglia di farsi sentire anche nei testi.

Harvest è senz'altro il disco più celebre di Neil e anche il più venduto perchè nel 1972 superò in classifica i Rolling Stones di Exile On Main Street e tanti altri dischi storici. Contiene capolavori come Out of the Weekend e Heart of Gold (il singolo del disco) acustiche e intimiste accanto all'inno Alabama che tanto ha fatto discutere. Ai tempi dell'incisione Young era già superattivo e veniva da una tournèe in solitudine che aveva girato tutti gli States e da cui furono tratte due incisioni dal vivo: una al Ryman Auditorium di Nashville poi finita in tv allo show di Johnny Cash (con ospitate nel disco e dal vivo di James Taylor e Linda Ronstadt che cantano in Old Man e Heart of Gold) e una per uno speciale della Bbc. Neil soffriva per una operazione subita alla schiena, che gli impediva anche di suonare la chitarra, si dedicò così al suo primo film Journey Through the Past, la cui omonima ballata lenta per piano e voce avrebbe dovuto vedere la luce su Harvest mentre uscì l'anno dopo sul disco dal vivo Journey Throgh the Past.

L'edizione del cinquantenario è composta da tre cd e due dvd (o due vinili e due dvd) con Harvest completamente remasterizzato sul primo cd, il concerto dal vivo per la Bbc sul secondo (del periodo 1970-71 Young ha pubblicato sette cd dal vivo da solista) mentre il terzo contiene gli inediti, ovvero i brani non pubblicati, che sono tre: Bad Fog of Loneliness, Dance Dance Dance con Graham Nash (Stills e Nash erano spesso ai cori vicino a Young, come nella conclusiva Words) e un'altra versione di Journey Through the Past. Ci sono poi diverse interessanti versioni alternative e rifacimenti di pezzi come Alabama. Interessanti poi per i fan i dvd. Uno contiene il concerto londinese e il secondo tutta la costruzione del disco, gli incontri con i musicisti, le prove con gli Stray Gators e molto altro ancora.

Abbandonate per un attimo (ma aspettiamoci presto sorprese) la serie Archivi e le Bootleg Series, Neil Young torna al passato con Original Release Series, continuando a mettere in ordine cronologico la sua discografia.

Il cofanetto contiene quattro dischi degli anni Ottanta, di cui uno completamente inedito - accompagnato da The Restless (Rick Rosas al basso e Chad Cromwell dietro ai tamburi) dal titolo Eldorado, un album decisamente rock che sarà particolarmente apprezzato dai suoi fan «elettrici» fino alla morte.

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