Dissequestrato il gassificatore di Malagrotta. Il gip Marina Finiti ha accolto la richiesta formulata dallavvocato Giorgio Martellino, legale del titolare della discarica, che ha così rinunciato alludienza prevista per ieri davanti al tribunale del Riesame. La decisione del difensore, scaturisce anche dal provvedimento con cui la Procura il 21 novembre scorso ha autorizzato il riavvio dellimpianto. I giudici, dunque, recependo i provvedimenti esibiti da Martellino, hanno dichiarato inammissibile il ricorso senza pagamento delle spese.
Il sequestro era stato disposto l11 novembre scorso dal gip, su richiesta della Procura, per una presunta violazione del decreto legislativo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (dlgs 81/2008). Contestazione, per la quale risultano indagati il presidente del Colari (Consorzio laziale rifiuti) che gestisce Malagrotta, Manlio Cerroni, e il responsabile dellimpianto Francesco Rando.
Secondo il giudice non è più necessario mantenere il provvedimento dopo che la Procura il 21 novembre ha dato il via libera alla prosecuzione dei lavori e alla fase preliminare per la messa in funzione. Ciò non toglie, che i carabinieri del Noe continueranno a tenere sotto stretta osservazione il gassificatore, fino a quando le opere non verranno ultimate e arriverà il nulla osta di sicurezza da parte dei vigili del fuoco.
«È una buona notizia - ha commentato Donato Robilotta, capogruppo Sr alla Regione -. È ora che le istituzioni permettano lesecuzione dei lavori e limpianto entri in funzione al più presto».
Carlo Lucherini, vice presidente del Consiglio regionale, invece, preme affinché la discarica che sostituirà Malagrotta sia individuata, e il prima possibile, allinterno del Comune di Roma. «Dalle dichiarazioni di alcuni esponenti della giunta capitolina - dichiara - sembrerebbe che ci sia la possibilità di trovare un nuovo sito in provincia. Unipotesi che non sta in piedi e che non va nemmeno presa in considerazione. La provincia già sta dando il suo contributo al ciclo dei rifiuti, con diverse discariche tra cui quelle di Guidonia e Bracciano».
A distanza gli risponde Federico Guidi (Pdl), membro della commissione Ambiente del Campidoglio. «Trovo più che giusto che il Pd chieda al sindaco di risolvere quei problemi ai quali lo stesso suo partito negli ultimi 15 anni, non ha saputo dare una risposta - ironizza il consigliere comunale -. A una sinistra che ha prorogato di anno in anno la chiusura di Malagrotta, ipotizzando lapertura di un nuovo sito per lo smaltimento dei rifiuti proprio nello stesso quadrante dellimpianto, e che ha felicemente appaltato a un privato la gestione finale del ciclo dei rifiuti, condendolo con lormai nota coda alla vaccinara, si può chiedere di più?».
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