«Diventiamo la nuova Gerusalemme»

Costruire la «nuova Gerusalemme» nonostante la difficoltà, la crisi e i giorni difficili «all’alba di questo terzo millennio». Ricorre alla parole del profeta Isaia, l’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, che ieri ha celebrato in Duomo la solennità dell’Epifania. Il cardinale ha parlato della necessità di «un nuovo esodo»: non da una terra all’altra ma «sul posto», un esodo morale per dare inizio a una conversione del cuore verso i valori più autentici. «La gente di Gerusalemme - ha spiegato Tettamanzi durante l’omelia - non è stata risparmiata dalle difficoltà e dalle crisi. Passato l’entusiasmo e ormai frustrate le promesse suscitate dai profeti, il sentimento comune è quello della delusione e dell’incertezza del futuro: l’attesa manifestazione di Dio tarda ad apparire. Come giustificare questo ritardo? Come vivere in una situazione di crisi, di ambiguità, di sconcerto? Il ritardo della manifestazione del Signore terminerà quando il popolo di Gerusalemme accetterà di fuggire non più dalla città di Babilonia, ma dall’ingiustizia». L’Epifania cristiana è stata vissuta anche con vari segni di solidarietà: ad esempio nei confronti dei bambini ricoverati in ospedale. Al reparto di pediatria del Niguarda, l’assessore al Turismo Alessandro Morelli e l’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani hanno consegnato ai bambini ricoverati giochi e regali donati dai milanesi, che numerosi hanno aderito all’iniziativa benefica promossa dal Comune in occasione delle festività natalizie. La raccolta di giocattoli è stata effettuata in collaborazione con i volontari delle associazioni Misericordia Milano e Cancro Primo Aiuto Onlus che durante le festività hanno presidiato il presepe meccanico di piazza Duomo trasformato per l’occasione in un solito punto di raccolta. «Un piccolo grande gesto di solidarietà e attenzione - afferma Morelli - che sottolinea ancora una volta la vicinanza dei cittadini ai tanti piccoli milanesi che sfortunatamente sono costretti a vivere questo giorno di festa lontano da casa. Piccoli doni che sanno regalare un sorriso e un momento di grande gioia». Festeggiamenti nel segno della solidarietà anche all’ospedale Besta. Un gruppo di Babbi Natale capitanati dalla Befana è arrivato a bordo di Fiat 500 d’epoca in via Celoria per portare regali ai baby pazienti dell’istituto neurologico. Ad attendere la mini carovana, composta da sette auto retrò, un gruppo di bambini che non hanno potuto lasciare l’ospedale in questi giorni di festa. A loro è stato affidato l’incarico di consegnare i regali ai loro compagni di reparto, tanti piccoli pazienti che oggi rientreranno in ospedale per proseguire le cure.

«Voglio ringraziare il Club 500 - è intervenuto Carlo Borsani, presidente della fondazione Besta - per la simpatica iniziativa e per la sensibilità dimostrata». «Abbiamo pensato - hanno dichiarato Massimiliano Marchetti e Danilo Bianchi del Club 500 - di usare l’attrezzo che ci calza di più, le nostre piccole autovetture, per portare un sorriso ai bambini».

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