Cultura e Spettacoli

Dodici mesi di eventi e mostre per la festa di Capodimonte

Una delle più prestigiose istituzioni artistiche italiane compie gli anni. Mezzo secolo fa, nel maggio 1957, veniva inaugurato il Museo di Capodimonte a Napoli: l’antica Reggia borbonica apriva i suoi spazi al pubblico che poteva fruire delle raccolte di arte medievale e moderna trasferite dal Museo Nazionale. Gran parte della collezione Farnese, collezioni dei Borbone formate tra Sette e Ottocento, dipinti provenienti da monasteri e da chiese cittadine, acquisti di età postunitaria, costituirono un primo nucleo che sarebbe poi continuato a crescere negli anni successivi.
Un compleanno importante che viene festeggiato in maniera imponente: fino al maggio 2008 sono in programma grandi mostre e iniziative speciali volute da quella che è una delle figure più vulcaniche del panorama culturale napoletano, il soprintendente per il Polo Museale Nicola Spinosa. Iniziative in campi diversi della produzione artistica, antica e contemporanea: mostre, concerti, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, letture di testi poetici e letterari. Sono previsti, inoltre, interventi nel campo della didattica, con corsi per le scuole campane di diverso ordine e grado, e l’assegnazione di due borse di studio per un anno di formazione postuniversitaria, sempre a Capodimonte.
«Omaggio a Capodimonte» è il titolo della mostra che accoglierà opere famose di artisti per lo più non presenti nelle collezioni permanenti del museo, ma che hanno avuto, nel corso della loro attività, un ruolo significativo per la cultura di area mediterranea. Circa cinquanta opere che portano le firme di Caravaggio, Rubens, Velàsquez, Tiepolo, Goya, Turner, Ingres, Monet, Cézanne, Degas, van Gogh, Toulouse Lautrec, Kandinsky, de Chirico, Picasso, Boccioni, Balla, Basquiat e Pascali.
«Salvator Rosa tra mito e magia» è la monografica che illustra un aspetto particolare della prolifica produzione pittorica di uno dei grandi protagonisti della pittura napoletana del Seicento, quello delle stregonerie, le allegorie filosofiche, le storie sacre e mitologiche. In «Uno sguardo su Capodimonte.

Uno sguardo da Capodimonte» è la fotografia a farla da padrona.

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