Cultura e Spettacoli

DONNE&SPORT: STOP ALLA QUOTA ROSA

Sono tante, sono belle. E inutili. Bionde, brune e rosse, le donne hanno invaso i programmi sportivi. D’obbligo un’occhiata alle novizie dopo i primi giri di ricognizione. Il lunedì scende in pista Debora Salvalaggio al Processo di Biscardi (La7). Scampata a Miss Italia, si limita ad annunciare gli ospiti, ritrovando la voce in vista degli spot. Scruta allibita gli urlatori di turno e sembra chiedersi: ma chi guarda questa roba? Non sbadiglia solo perché è educata, tanto è vero che non sghignazza alle bombe di Ravezzani. A Pressing Champions League (martedì e mercoledì di coppa, Rete 4) è arrivata una certa Patrizia Hnatek. Pronti via, le è bastato dire «sono metà argentina e metà ceca» per beccarsi una battutaccia di Vianello («e per metà ci vede»). Rispetto alla defenestrata Alessia Fabiani ha fianchi più larghi e gonna meno corta e, a differenza della più graziosa collega, dà l’impressione di capire quel che dice. Anche se mette le acca dove non ci vogliono (Vighevano) ed è troppo caramellosa con gli ospiti. Solo impegnandosi a fondo uguaglierà il record della Fabiani, che in due anni non ha mai pronunciato un nome giusto. La ben carrozzata, sorridente a prescindere dagli eventi, ex passaparolina ed ex (?) valletta della Corrida Elisa Triani affianca Mino Taveri a Domenica Stadio (Italia 1). Quando legge i risultati, per evitare la trappola in cui cadeva di continuo a Stadio Sprint di Raidue la bionda ex ereditiera e ora vistosa naufraga (Isola dei famosi) Elena Santarelli («A Reggina, Inter batte Reggina 2 a 0»), Elisa la romagnola recita compìta: «Siena-Udinese 2 a 3». Per il resto del tempo sta impettita al centro del teleschermo, facendo superflue domande agli allenatori collegati. Si ignora se si sieda nelle pause pubblicitarie. Ritta sulle lunghe gambe (Serie A, Canale 5) indugia anche la bionda vanitosa Monica Vanali, reduce da Controcampo, l’unica davvero competente, che accecata dall’umorismo di Bonolis si sente in dovere di scompisciarsi dal ridere, con gran contorno di smorfie, a ogni battuta, bella o, purtroppo, brutta che sia. Manco fosse pagata un tanto a sghignazzo. Una così ovviamente non sta mai zitta, suscitando nello spettatore un’improvvisa voglia di spot. Senza scosse lo scambio tra Elisabetta Canalis e Eleonora Pedron a Controcampo (Italia 1). Gonne (corte) e scollature (ampie) sono affini, una tifava Inter l’altra tifa Milan. Molto carine e ancor più ignoranti di calcio, zitte fanno un figurone. Esattamente come Alena Seredova (La Domenica Sportiva, Raidue), seno e gambe (spettacolosi entrambi) in bella mostra.

Ogni tanto parla, peccato non possa sempre avere come partner il fidanzato (Buffon) o il connazionale più celebre (Nedved).

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