Lo «squalo» ha colpito ancora. Ha gambizzato due tifosi genoani, davanti alla sede dellOttavio Barbieri, poi è scappato in autostrada e ha finito di «svuotare» il caricatore della sua pistola contro una Jaguar che viaggiava verso Savona. È stato arrestato ieri mattina allalba dai carabinieri di Cairo Montenotte Pietro Bottino, 36 anni, genovese, ritenuto responsabile di una sparatoria avvenuta mercoledì verso le 23 in via Armenia e conosciuto nellambito della tifoseria genoana con il soprannome di «squalo», appunto.
Allorigine della sparatoria secondo i carabinieri e il magistrato Walter Cotugno che ha interrogato a lungo Bottino, sarebbe stata una lite per futili motivi tra lo «squalo» e un altro tifoso, Adolfo Pasini, 43 anni. E per sedare il litigio sarebbe intervenuto Paolo Castelli, 37 anni, anchegli pregiudicato, noto fra i tifosi rossoblù come «Paolone» o «Gulliver», visto che si tratta di un colosso alto quasi due metri che pesa 130 chili. A quel punto Bottino ha estratto la pistola e ha sparato agli altri due. Senza esitare nel colpire Castelli, suo amico da trentanni. Poi è fuggito. Bottino è una vecchia conoscenza delle forze dellordine: nel 1997 era stato arrestato e condannato per tentato omicidio per aver gettato la fidanzata dalla finestra del quinto piano della sua abitazione nella zona di Porta Soprana. Luomo, dal temperamento violento, era stato poi nuovamente arrestato nel dicembre scorso per violenza e resistenza a pubblico ufficiale in seguito a una rissa scoppiata a Prà.
E ieri notte ha colpito ancora. «Gulliver» è stato ferito da quattro proiettili ad entrambe le cosce ed è tuttora ricoverato in prognosi riservata allospedale San Martino dove i medici lo hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico per salvargli una gamba dallamputazione. Pasini è stato ferito alla coscia sinistra e guarirà in 25 giorni. Dopo aver sparato, Bottino è fuggito sull'A10 Genova-Ventimiglia. All'altezza di Genova aeroporto, ha speronato una Jaguar per superarla. A questo punto il guidatore della Jaguar lha raggiunto e Bottino gli ha sparato contro cinque colpi. Nellauto, che non è stata centrata, viaggiavano tre persone, rimaste per fortuna tutte illese. Sulle tracce delluomo si sono messi i carabinieri del comando provinciale di Genova e della compagnia Portoria insieme a quelli di Cairo Montenotte e di sassello.
Nella notte i militari hanno raggiunto Bottino a casa della madre a Pianpaludo dove si era rifugiato. Hanno atteso a lungo fuori dellabitazione, pianificando lintervento con ogni cura, considerando il fatto che luomo era armato e pronto a fare ancora fuoco. Alle 6 di ieri mattina, con i loro colleghi di Genova, i carabinieri di Cairo hanno fatto irruzione nella casa e lo hanno arrestato. Era completamente ubriaco e in stato confusionale.
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