Los AngelesA Hollywood Matthew McConaughey è «Mister Torso Nudo». Non solo quando fa jogging, surf o yoga sulla spiaggia di Malibu, ma anche nelle sue commedie romantiche, ambientate spesso in climi propizi a girare senza camicia - basti citare i recenti Surfer Dude, Fool's Gold, Failure to Launch e Sahara. Ma in La rivolta delle ex (in sala da venerdì 3), che si svolge nei pressi di Boston in una fredda notte d'inverno, McConaughey ha meno occasioni di mostrare i pettorali, scelta che forse riflette l'evoluzione del suo personaggio.
Lattore interpreta il fotografo sciupafemmine Connor, così desiderato dalle donne da essere costretto a fissare appuntamenti a due di loro per volta (e capace di rompere con tre in contemporanea in videochat).
Ma il baldo rubacuori del film, che si suppone si comporti così male con le donne solo perché tenta di proteggere il suo fragile e (sotto sotto) sensibile cuore, si trasforma. Il film è ispirato al classico dickensiano Canto di Natale: come l'avaro Scrooge, anche Connor finisce per ravvedersi, e a cambiarlo sono tre fantasmi del passato. Tre donne che gli mostrano quante fesserie abbia commesso, quante ancora ne stia combinando e, soprattutto, quanto sarà triste il futuro se continua così.
È la notte prima del matrimonio del fratello quando lo scapolone incallito si ritrova improvvisamente pronto a una relazione seria.
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