E Cofferati sogna di essere Tex

Qualche enigma comincia a sciogliersi. Finalmente svelato il motivo di alcune scelte e ordinanze «stile Lega» di Sergio Cofferati durante il suo mandato di sindaco a Bologna. Cofferati stava semplicemente inseguendo il suo sogno di ragazzino: vestire i panni di Tex Willer. «Tex - ha dichiarato ieri l’ex leader della Cgil - è portatore di valori positivi. Lo sceriffo, come a volte anch’io vengo soprannominato, è l’uomo della legge che ripara i torti. E Tex, ranger e anche capo della tribù Navajos, mi sembra che incarni bene questa figura che fa rispettare l’ordine». E se queste possono sembrare le semplici parole di un fan dell’eroe della Bonelli editore, il prosieguo dell’intervista non lascia dubbi; Cofferati, oggi europarlamentare Pd, si sente Tex: «Come me, Tex è un uomo d’ordine.

Non ha paura del diverso e sa rapportarsi con gli indiani in modo paritario». Ok. Resta un’ultima questione: se lui si sente Tex, chi è allora il «vecchio cammello», ovvero Kit Carson, l’inseparabile compagno di avventure del celebre ranger?

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