Paola Setti
Serve una rete globale, unalleanza, «un fronte unico antimperialista» che guardi anche e soprattutto allAfghanistan, per dirla con Abdul Jabbar al Kubaisy, anima nera dellIraqi National Alliance nonché segretario di quellAlleanza patriottica irachena vicina alla guerriglia di Falluija, relatore di punta della convention boicottata nel 2005 dal governo Berlusconi (che negò i visti ad alcuni conferenzieri) e oggi autorizzata dallesecutivo Prodi.
I «movimenti di liberazione dallaggressione imperialista e sionista» hanno scelto Chianciano Terme per siglare lalleanza il 24 e 25 marzo prossimi. Al patto di belligeranza servono soldi. Nella quota per la stanza della rete alberghiera ClanteHotel che ospita levento è previsto un contributo individuale di 15 euro al giorno «per lautofinanziamento della conferenza». Ed è stato attivato un conto corrente, causale ancora «Conferenza». «Non abbiamo finanziamenti pubblici né occulti, cosa dovremmo fare? Tutte le nostre attività sono trasparenti» spiega Leonardo Mazzei, uno dei promotori. Avrebbero dovuto parlare di Irak, Libano e Palestina, i relatori della due giorni toscana. Allultimo, però, invitando un certo Rahim Ramin da Kabul che parlerà «sulla verità dellAfghanistan occupato» hanno inserito anche questultimo fronte di resistenza perché, spiega Mazzei, «la guerra infinita è cominciata da lì, e la situazione di questi giorni è significativa». Significativa di cosa è presto detto: «Il rapimento del giornalista Mastrogiacomo? Un episodio naturale in un Paese costretto alla guerra contro gli occupanti. Se si scatena il temporale poi non ci si può lamentare che ci si bagna il cuoio capelluto». Aggiunge Moreno Pasquinelli, leader del Campo Antimperialista: «Ma quale rapimento, Mastrogiacomo è in stato di arresto, daltronde si trovava in zona di guerriglia». Gli appelli alla partecipazione sono su Internet e basta leggerli per capire quale tenore avrà il documento conclusivo che sigillerà «lunione fra la Resistenza e il movimento contro la guerra» e verrà inviato a parlamentari, segretari di partito, Forum sociale mondiale.
Ovviamente la nostra intelligence non nasconde una certa apprensione per taluni fiancheggiatori occulti impegnati a tessere le fila di un coordinamento transnazionale finalizzato a una forsennata raccolta di fondi da inviare ai resistenti in Irak e Afghanistan. Preoccupazione cresciuta proprio alla luce del recentissimo appello di al Kubaisy il cui braccio destro in Europa, Awni Al Kalemiy, leader di alcuni dissidenti iracheni comunisti (già arrestato in Danimarca con laccusa di reclutare kamikaze) è di casa tra gli antimperialisti di Moreno Pasquinelli, quello del «campo di Assisi» (gruppo marxista-leninista di Foligno sorto nel 2001 con la denominazione di «Direzione 17») e di Leonardo Mazzei, responsabile dei Comitati per lIrak libero «cugino - secondo il Sisde - dellex br irriducibile Michele Mazzei, e in contatto con una donna vicina a (...) militante delle Br-Pcc scarcerato nel novembre del 2003». Per la cronaca, Pasquinelli è reduce dal rinvio a giudizio per aver dato supporto e assistenza ad alcuni esponenti dellorganizzazione terroristica turca Dhkp-C. Al convegno - annota lintelligence - ci saranno anche i Carc, «Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo» sottinchiesta a Bologna per associazione sovversiva. Quanto agli illustri ospiti spicca Sayed Ahmed al Baghdadi, esponente dellopposizione irachena, non lontano dalle posizioni radicali dellimam sciita Moqtada al-Sadr.
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