E Kate firma un contratto per sposare William Per diventare sua Altezza Reale rinuncia ai figli

A 24 ore dall’inizio della favola, la dura realtà: memori di Diana i reali siglano un "prematrimoniale" di ferro con la Middleton. In caso di divorzio lei non avrà diritto a soldi, titolo nobiliare e castelli. E la custodia dei figli andrà esclusivamente al padre. Guarda le foto e il video

E Kate firma un contratto per sposare William 
Per diventare sua Altezza Reale rinuncia ai figli

Poi una cerca anche di rispedire indietro le cattiverie che le si arrampicano sulla lingua, cerca anche di voler credere che ogni tanto ci sono cose troppo belle per non essere vere, cerca anche di voler vedere questa burrosa rampante che nel suo cespuglio genealogico annovera coraggiosi, proletarissimi minatori, e che oggi si appresta a diventare sua Altezza Reale, con occhi benevoli, scevri dalle scintillanti spade del sospetto. Solo che poi cosa succede? Che ricomincia a filtrare la realtà. E quando quella invade il campo, non la si può più ricacciare indietro. Kate Middleton. La genuina innamorata di William, il suo unico affetto praticabile, o la bionica, scientifica trasformista calcolatrice? È da mesi che ci si divide sul quesito mentre la cronaca delle nozze (che avverranno domani, grazie al cielo così poi sarà finita anche ’sta storia) regala fantasiosi particolari: e i gadget e i ching e gli incubi notturni delle damigelle e la panna e i tanga... Quand’ecco che il tedesco Bild pubblica i termini dell’accordo prematrimoniale che Kate e William hanno dovuto siglare per potersi dire «sì» sotto le navate dell’abbazia di Westminster. L’eroica, disinteressata, purissima genuinotta avrebbe sottoscritto che, in caso di divorzio, rinuncerebbe a: i soldi. Intesi come il goloso patrimonio di William, i 14,6 milioni di euro che già possiede più gli altri 327 che erediterebbe alla dipartita della Regina Elisabetta. Kate avrebbe diritto solo a un generoso appannaggio mensile. Il titolo. E ci mancherebbe: in caso di divorzio la Middleton non sarebbe più sua Altezza Reale (titolo che le verrà conferito domani). Le residenze. E di nuovo ci mancherebbe: nel caso in cui il suo afflato con William dovesse interrompersi (e la cosa bella è che non è neppure specificato per colpa di chi), non le sarebbe più permesso di vivere nei castelli della Corona (e forse neppure ci terrebbe...). E va bene. Fin qui, è ancora l’eroina Kate, la davvero innamorata signorina Middleton. Ma c’è un altro punto che è in realtà «il» punto: in caso di divorzio, la custodia dei figli (degli eventuali figli e quindi dell’erede al trono) spetterebbe solo al padre. Kate, sulle sue future creature, avrebbe semplicemente ottenuto un diritto di visita senza restrizioni. Che come sa qualsiasi madre, altro non è se non un insufficiente, riscaldato antipasto fatto di avanzi rispetto al sontuoso banchetto della vita. A nessuna madre potrebbe mai bastare “poter vedere i prorpi figli”. Specie a una madre moderna come Kate. “Moderna” come da mesi tutti dicono sia Kate. Quel rigurgito di buona fede che ci stoppava le critiche in gola, ieri è tornato a farsi vivo per dare alla sposina il beneficio del dubbio: può darsi che il suo sia un gesto di generosità estrema nei confronti dei nascituri. Ci vuole tutta la sua magnanimità per non intralciare il loro destino e lasciarli vivere da reali. Ma poi il tarlo è tornato ad avere il sopravvento. Perchè? William ha forse avuto una vita più serena vivendo a Buckingham Palace? O forse è perché, una volta sola, Kate non avrebbe più di che sfamare i suoi figli?. Di nuovo: ma chi vogliamo far ridere? La famiglia Middleton, abbandonati gli aerei di linea sui quali facevano la hostess (la madre) e lo steward (il padre), hanno messo in piedi un commercio su internet di vettovaglie per le feste che li ha resi ricchissimi. Il sospetto, di nuovo, è che Kate abbia firmato quello che doveva firmare per poter essere quello che voleva essere e che da domani sarà. E che i Windsor, ancora traumatizzati da Diana (e non avevamo mai capito quanto), ci siano andati giù pesanti con l’inchiostro. Kate si è presa il più mansueto, dei Windsor, il meno Windsor dei Windsor, in senso buono. Con quel suo modo timido e biondo e la triste tendenza ad essere inviso a se stesso. Ma stia attenta Kate.

Lo tenga a bada il suo sprovveduto ottimismo: dietro a William-il-figlio-di-Diana c’è ancora quell’inossidabile, gelida famiglia con una specie di lucchetto interiore. Alla quale ha lasciato ogni diritto sui suoi figli.

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