E l’Italia di Foni piena di oriundi restò a casa

E l’Italia di Foni piena di oriundi restò a casa

Mancavano due incontri al termine del girone di qualificazione, con Irlanda del nord e Portogallo, e Belfast rappresentava il primo scoglio da aggirare. Alfredo Foni, commissario tecnico, investe sul duo di oriundi Ghiggia-Schiaffino. Ma arriva il fuoriprogramma a scombussolare i piani. L’arbitro ungherese Zsolt è bloccato dalla nebbia a Londra e non riesce a raggiungere Belfast. Si gioca ugualmente, fischia uno di casa, mister Mitchell, e così il 2-2 finale con rissa conseguente viene archiviato come amichevole.

Nel frattempo battiamo il Portogallo 3-0 e il 15 gennaio ’58 si torna a Belfast: basterebbe un pareggio, Zsolt arriva ma questa volta a restare bloccato è il portiere titolare nordirlandese Gregg. Giocano quattro oriundi (Da Costa, Montuori, Ghiggia, Schiaffino), il campo è un pantano, l’Italia è una pena. Sconfitti 2-1, gli azzurri restano a casa.

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