E l’Italia punta sulle «micro-spese»

L’affare fa gola a molti anche in Italia: usare il cellulare come strumento di pagamento contactless (letteralmente, senza contatto). Ed è logico, visto che siamo il Paese con più carte sim che abitanti. Curiosamente però, l’Italia che è indietro nella sperimentazione di questo servizio, potrebbe presto essere all’avanguardia in una nicchia del settore: i piccoli pagamenti, quelli inferiori ai 10 euro.
All’avanguardia, in realtà, è già OneBip, una società interamente italiana specializzata nei micro-pagamenti on line, diventata in breve tempo una delle imprese leader nel segmento delle transazioni economiche via cellulare: attualmente attiva in venti Paesi (tra i quali Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti), OneBip prevede l’estensione del servizio nei restanti mercati. «In breve tempo potremo entrare anche nel mercato italiano», spiega Marco Marras, Ceo della società.

E se una piccola realtà è partita dall’Italia per conquistare con la forza di un’idea vincente i mercati globali, un colosso italiano si sta adoperando per portare in Italia i vantaggi della tecnologia contactless a gran parte della popolazione: con il lancio della telefonia mobile Poste Italiane offrirà, come ha dichiarato Massimo Sarmi, amministratore delegato della società, servizi innovativi: «Entro Natale bollettini, telegrammi e anche micropagamenti saranno a portata delle sim dei telefonini cellulari targati Poste Italiane».

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