E in Lombardia la Cdl riduce le tasse

da Milano

Non sarà un paradiso fiscale come il Dubai, ma la Lombardia almeno qualche tassa la toglie. Niente più Irpef da gennaio, niente più ticket per le visite specialistiche da dicembre. Niente tassa sul metano. Vengono investiti 400 milioni di euro per alleggerire i lombardi dal giogo delle imposte. Dal 2008 sarà azzerata l'Irpef per i quattro milioni di cittadini, i due terzi della Lombardia, che hanno un reddito fino a 15.500 euro e sono previste riduzioni per tutti gli altri, quasi un milione e mezzo di lombardi. Inoltre fra qualche settimana sarà tagliato il ticket da dieci euro sulle visite ambulatoriali specialistiche, così come rimangono in vita tutte le esenzioni progressivamente messe in atto dal 2002 a oggi che riguardano la farmaceutica e il pronto soccorso. Resterà in vita però quello da 36 euro dello Stato. «La nostra manovra - spiega il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - arriva proprio nel momento in cui tante regioni sono costrette ad aumentare le tasse perché hanno i conti dissestati. Noi, nonostante lo Stato quest'anno ci abbia trasferito 170 milioni di euro in meno, siamo riusciti a eliminare certe tasse».
La Lombardia conferma così di avere i conti a posto. Tanto da non aver bisogno dell'aiuto offerto dalle banche mondiali. «Ci darebbero soldi a palate - aggiunge Formigoni - ma, no grazie, non ci servono. Provvediamo a tutto con una buona amministrazione del bilancio. Risparmiando siamo in grado di liberare risorse e di tenere sotto controllo i nostri conti». «Pensate - ironizza l'assessore lombardo al Bilancio, Romano Colozzi, - cosa avremmo potuto fare se avessimo avuto noi il tesoretto di cui tanto si parla».

Forse in quel caso la Lombardia sarebbe davvero diventata un paradiso fiscale. Per ora dà tregua alle famiglie tagliando qualche imposta in epoca di rincari su casa, alimenti e bollette. E rimanda i sogni più ambiziosi a quando arriverà il federalismo fiscale.

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