E Los Angeles celebra il cinema italiano

Proiezioni, dibattiti e mostre per sostenere anche la candidatura della Pescucci come miglior costumista

Claudia Laffranchi

da Los Angeles

Mancano tre giorni alla Notte degli Oscar e una buona fetta del cinema italiano è a Los Angeles per sostenere la corsa alla statuetta de La bestia nel cuore di Cristina Comencini. Ce la farà? Non ce la farà? I concorrenti sono più che agguerriti: La rosa bianca (Germania), Paradise now (Palestina), Joyeux Noël (Francia) e il favorito, il sudafricano Tsotsi. Ma qualche speranza per il film della Comencini sopravvive. Oltre alla regista e a Stefania Rocca, già a Los Angeles da qualche giorno, a Hollywood sono arrivati Lina Wertmüller e Gabriella Pescucci, anche lei candidata all’Oscar per La fabbrica di cioccolato. Nell’ambito di Los Angeles, Italia Lina Wertmüller presenterà Pasqualino Settebellezze, Travolti da un insolito destino..., e il recente Francesca e Nunziata, mentre il pubblico americano potrà vedere Ti amo in tutte le lingue del mondo di Leonardo Pieraccioni, e i film di Gabriele Muccino Ricordati di me e L'ultimo bacio.
La manifestazione ideata e realizzata da Pascal Vicedomini all’Hollywood & Highland, il centro che ospita anche il teatro Kodak, sede della cerimonia degli Oscar, si è aperta con l'anteprima mondiale di Fiamma sul ghiaccio di Umberto Marino interpretato da Raoul Bova (in Italia dal 10 marzo): «La bestia nel cuore mi è piaciuto moltissimo, Cristina l'ha girato con grande sagacia. Mi è piaciuta la storia e l’interpretazione degli attori. Per conto mio ha grosse chance di portarsi a casa la statuetta», dice Bova. E come si trova ad Hollywood Bova? «Sono felicissimo di questa esperienza», dice l'attore, «ma sono soprattutto orgoglioso di partecipare a piccoli film d'autore come La fiamma sul ghiaccio».
Tony Renis, raggiante per il successo dell'album di Andrea Bocelli Amore, che ha prodotto con David Foster e Humberto Gatica, è uno dei co-chair del festival. «Dormo con le dita incrociate per Cristina Comenicini», afferma Renis, «e spero che la mia amica Gabriella Pescucci possa fare il bis dopo L'età dell'innocenza. Il cinema italiano negli ultimi anni sta appassionando gli americani, e spero che questa manifestazione, che presenta a Hollywood molti film non ancora usciti nelle sale, possa avere un grande futuro».
Jon Voight, che ha di recente vestito i panni di Giovanni Paolo II in una fiction trasmessa da Raiuno, è un grande ammiratore di Vittorio De Sica, Federico Fellini e Lina Wertmüller.

Ed è più scettico sulle possibilità di vittoria della Comencini: «Secondo me è difficile superare le vette artistiche raggiunte da costumisti e scenografi italiani». A concludere Los Angeles, Italia sarà naturalmente la proiezione de La bestia nel cuore. Sarà di buon auspicio?

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