Bologna - Per la prima volta al mondo una mamma resa sterile in seguito alle cure effettuate per combattere un tumore ha partorito due gemelle concepite da ovuli congelati. L’evento è stato annunciato oggi a Bologna, nel corso del congresso mondiale sulla crioconservazione degli ovociti umani. La nascita, avvenuta dieci mesi fa, è stata assistita dall’equipe medica guidata da Eleonora Porcu, ricercatrice dell’università di Bologna. La mamma delle bimbe era stata colpita da un tumore ovarico che l’aveva costretta a farsi asportare entrambe le ovaie. Prima dell’intervento chirurgico la donna aveva fatto congelare i suoi ovociti.
Consentita dalla legge La tecnica del congelamento degli ovociti, al contrario di quella degli embrioni, è praticabile anche quando non c’è ancora un "futuro papà" e non è vietata dalla legge italiana. "Si può stimare - spiega Porcu - che il cancro in generale renda sterili ogni anno circa 3.500 donne in Italia e alcune centinaia di migliaia nel mondo. Fino a oggi la tecnica abitualmente impiegata per conseguire gravidanze di donne rese sterili dal cancro era quella della crioconservazione (conservazione per congelamento) degli embrioni, ottenuti da ovuli già fecondati col seme maschile".
Le gemelline stanno bene Come riferisce la presentazione della ricercatrice, le gemelline sono in buona salute e vivono con il papà e la mamma 31enne in un paesino dell’Italia del Sud.
La fecondazione e l’impianto degli ovociti sono avvenuti quattro anni dopo il congelamento. "Secondo gli ultimi studi - ricorda la ricercatrice - in Europa nascono dai 2,5 ai 3 bambini ogni cento ovuli impiegati, più o meno lo stesso risultato che si ottiene congelando gli embrioni".
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