E le mamme hanno le lacrime in borsetta

«A diciotto anni sarebbe stato un sogno partecipare a un ballo del genere. Ci piacerebbe molto anche ora, che di anni ne abbiamo qualcuno in più. Anzi, non potrebbero prenderci?». Ridono e fanno battute, divertite e emozionate, Claudia Censi e Lara Valeri, residenti ad Ariccia, che hanno accompagnato le figlie diciassettenni Michelle e Carol, alle selezioni per il Gran ballo delle debuttanti.
Sono tranquille - le figlie sono belle, è innegabile, e sono intelligenti, sanno che sono lì per divertirsi - ma la paura di una delusione c'è, non la nascondono. «Abbiamo saputo del ballo per caso - raccontano - e ne abbiamo parlato con le ragazze. Glielo abbiamo proposto spiegando bene loro che si tratta di un gioco e così deve essere vissuto. Comunque, sono studiose, non avrebbero neanche il tempo per farsi venire grilli per la testa».
L’idea è piaciuta alle figlie, ma non subito. «Michelle era preoccupata dai requisiti - spiega Claudia - Voleva sapere se c’erano limiti per l’altezza o, magari, il peso. Quando ha saputo che non si trattava di un concorso di bellezza, ne è stata entusiasta». D’altronde, per una ragazza, quando si parla di casting, il pensiero finisce per correre subito alla bilancia: perché se con lo specchio si può «barare», trattenendo il respiro, l’ago che indica i chili è sempre - a volte, perfino, troppo - onesto.
Ma le mamme non hanno paura che quel primo pensiero possa andare oltre e diventare ossessione? «Non sono ragazze che si fanno problemi davanti a un gelato - rispondono -. E se perderanno qualche chilo non sarà un dramma. Stiamo parlando di un evento che si terrà a giugno, quando già da tempo, noi donne, pensiamo alla prova costume. Eventualmente, andrà a vantaggio della loro estate».
Carol sogna di fare la fotografa e già si vede «a portare la borsa», dice, a qualche professionista del mestiere. Michelle, dopo un lungo passato alla scuola di danza, interrotto per problemi alla caviglia, sogna di fare la criminologa. Per ora, sono entrambe al quarto anno di ragioneria. Una notte da sogno non potrebbe cambiare i loro progetti e orientarle verso il mondo dello spettacolo? «A questa età cambieranno ancora idea tante volte sul loro futuro - rispondono le mamme -.

Il Ballo sarà un’esperienza importante. Per loro e per noi. Quando le vedremo in abito da sera, visto che girano sempre in maglietta e jeans, sicuramente non tratteremo le lacrime. Sarà il segno che le nostre bambine sono diventate grandi».

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