L apertura a sinistra era un prezzo da pagare per mantenere lunità politica dei cattolici. Con questa argomentazione Aldo Moro, segretario politico della Dc, nel dicembre 1962 cerca di convincere il cardinale Giuseppe Siri, presidente della Cei, della necessità della svolta sancita alcuni mesi prima dal congresso di Napoli. È quanto emerge da una lettera che lo stesso Moro invia al cardinale, e pubblicata nel libro Siri, la Chiesa, lItalia (Marietti 1820, pp. 418, 25 euro), una raccolta di saggi di vari autori dedicati allarcivescovo di Genova, curata dal professor Paolo Gheda, che oltre a riportare numerose fonti inedite propone nuove ipotesi di lettura e di interpretazione sulla figura del cardinale genovese. Copia della lettera riservata di Moro a Siri è stata ritrovata da Gheda nellarchivio del cardinale Montini, che pochi mesi dopo sarebbe divenuto Papa. E dimostra che, al di là delle innegabili differenze di approccio alla politica italiana, i due arcivescovi più in vista dellepiscopato del nostro Paese in quel frangente agivano concordemente: nessuno vedeva di buon occhio lapertura a sinistra erano profondamente anticomunisti sia Montini che Siri come pure Giacomo Lercaro, larcivescovo di Bologna ma tutti ritenevano che andasse salvaguardata lunità politica dei cattolici nella Democrazia cristiana. E dunque concludevano, pur con accenti diversi, che lalleanza tattica con i socialisti dovesse essere il prezzo da pagare per mantenere la centralità del partito cattolico al governo del Paese.
Moro, nella lettera, ribadisce a Siri, che la Dc ambisce a «esprimere, sul terreno politico, in modo unitario il mondo cattolico, riflettendone le fondamentali esigenze morali e religiose, assumendo la difesa, nella massima misura possibile, del magistero della Chiesa nella società civile». La scelta dellapertura a sinistra, dunque, pur ancora discussa, è necessaria perché «non vi è, nellattuale parlamento unalternativa democratica alla presente formula di governo». Inoltre, lapertura a sinistra spiega ancora Moro al cardinale presidente dei vescovi italiani favorisce «il processo di autonomia del partito socialista e il conseguente isolamento del partito comunista». Il segretario della Dc cerca di rassicurare Siri: il partito intende «accentuare la sua caratterizzazione di partito dispirazione cristiana ed il suo collegamento con quel mondo cattolico, dal quale essa sempre ha ritratto e continua a ritrarre, il contenuto dottrinale, alte ragioni ideali, la preparazione e la sensibilità dei suoi uomini più qualificati a tutti i livelli». Il contatto con la gerarchia non dovrà quindi appannarsi, ma anzi rinsaldarsi, proprio nella fase in cui sarà necessario dialogare «con forze di diversa ispirazione ideale».
Nella lettera riservata al cardinale di Genova, lo statista democristiano spiega che la Dc, grazie al suo stretto collegamento con la Chiesa, intende scegliere candidati graditi ai vescovi in modo da evitare «che seri rilievi dordine morale e religioso riguardo alle persone possono essere formulati» da parte ecclesiastica, «con leffetto di creare difficoltà e disagio di coscienza per lelettorato cattolico». E chiede di risolvere in modo diretto, unitario e tempestivo eventuali problemi al riguardo.
Il cardinale Siri attende diversi giorni prima di rispondere a Moro. Poi, il 12 dicembre, gli scrive, confermandogli di aver favorito «le buone disposizioni dei vescovi per unazione che possa essere utile tanto al bene delle anime quanto al supremo interesse della Patria». Dunque Siri non si oppone, ma anzi rassicura Moro. Gli dice di aver esercitato la sua influenza sui vescovi per far loro comprendere le ragioni del segretario democristiano, che sulla scelta dellapertura a sinistra si stava giocando la leadership nel partito.
Vale la pena di ricordare che alcuni mesi prima, allinizio del 1962, il segretario democristiano aveva avviato una parziale consultazione nellepiscopato italiano sullopportunità di aprire ai socialisti. Poco più della metà degli interpellati non appariva sostanzialmente sfavorevole allipotesi, anche se dal sondaggio erano state tagliate fuori intere regioni, come ad esempio la Liguria, il cui episcopato era presieduto da Siri. Meno di un anno dopo però Moro chiede proprio a lui un aiuto per far sì che i vescovi sostengano la scelta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.