10 a David Beckham. Impareggiabile. Scanalando forsennatamente tra i programmi Tv, pur non essendo il calcio il centro gravitazionale della mia vita, sono rimasta rapita da uno speciale su quel tronco di maschio che è David Beckham. E ho capito. Ho capito perché così poche donne seguono i campioni di golf lungo i fairways degli Open: avete presente Montgomerie, Westwood, Furyk e J.J. Henry?...Ecco.
7 al ticket antiflappa. Sostenibile. Sullo slancio del ticket antismog a Milano, si potrebbe ipotizzare qualcosa di simile nei nostri golf club: una tassa sulla flappa, per esempio. Chi vanga per terra, rovina il campo, perciò paga. L'importo sarebbe proporzionale al peso della zolla. Se non altro, pur di non spiumare il portafogli, miglioreremmo tutti di botto.
6+ a Sam Alexis Woods. Un incognita. Potrebbe succedere che per la prima volta nella storia del golf non sarà il campo a decidere il vincitore del British Open, ma i banali vagiti di una neonata. Sam Alexis avrà si o no un diabolico effetto «kryptonite» sul gioco e sulla concentrazione di quel Superman che è Tiger? Il quesito serpeggia velenoso in quel di Carnoustie. Molti, inutile negarlo, sperano.
5 alla stampa in genere. Preoccupante. In Italia per mesi si è infiammata col tormentone Hunziker/Ramazzotti: stanno insieme? Si lasciano? O con Bobo Vieri e Melissa Satta: lui ha un'altra? Lei lo molla? Nell'America più puritana, sono messi addirittura peggio e le cronache registrano da giorni un solo interrogativo inquietante: Tiger ha piantato o no il suo caddy storico Steve Williams? Una domanda inter nos: ma al lettore che gliene importa?
3 a Tiger ed Elin Woods. Due genitori sciagurati. Hanno chiamato la loro piccolina Sam Alexis Woods.
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