E il primato arriva senza supercostume

E il primato arriva senza supercostume

Tute di tutto un po’, dopo le polemiche che le paragonano a un doping tecnologico. Michael Phelps «double face»: si è presentato nei 400 misti solo con i calzoni e ha fatto il record, mentre nei 200 stile libero ne ha indossato una intera costellata di stelle e non di strisce ed è stato battuto da uno svizzero... C’è una spiegazione: la tuta che aiuta ad andare più veloci serve soprattutto nelle gare brevi. In quelle più lunghe gli effetti sono meno devastanti. Soprattutto se in piscina c’è Phelps. Il coreano Park ha voluto imitare l’americano: petto nudo e via verso il successo.

Più colorato ma meno redditizio il costume di Luca Marin. Quell’arancione acceso che lo distingueva in acqua è servito poco. «Per farmi notare quando andavo a delfino», ha sorriso amaro. In effetti pareva in salita, non in acqua.

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