Daniele Petraroli
Un sereno pomeriggio di una normale campagna elettorale. Il ministro per le Politiche Agricole e candidato di Alleanza nazionale alla poltrona di primo cittadino, Gianni Alemanno è riuscito ieri intorno alle 18 a presenziare e parlare in unassemblea pubblica nellaula consiliare del X municipio. Niente di strano, si dirà. Eppure su quellappuntamento si erano addensate, da una settimana, nubi fosche. Da quando, cioè, il 26 gennaio, 200 no global guidati dal consigliere capitolino Nunzio DErme avevano impedito lo svolgimento dellincontro occupando per tutto il pomeriggio laula. Appuntamento saltato («È un atto di responsabilità che però non deve significare la rinuncia al diritto democratico di parlare con gli elettori di Roma», aveva dichiarato Alemanno) e polemiche infinite. Soprattutto a sinistra. Inutili, giovedì della scorsa settimana, gli interventi del sindaco Veltroni («In un paese democratico nessuno può impedire a nessun altro di parlare. È labc della democrazia») e la mediazione del capo di gabinetto Luca Odevaine. È di lunedì, invece, la condanna per lepisodio da parte dellaula Giulio Cesare. Lordine del giorno presentato dallopposizione è passato, infatti, con 27 voti a favore. Unico contrario, ovviamente, il leader di Action DErme.
Con queste premesse si è arrivati al pomeriggio di ieri. Quattro ore ad alta tensione in piazza Cinecittà. Dal primo pomeriggio decine di poliziotti, in divisa e in borghese, hanno presidiato la zona attendendosi la replica di quanto avvenuto una settimana prima. Con unaggravante. Questa volta per difendere il diritto del loro candidato a parlare, un centinaio di militanti e simpatizzanti del partito di Fini sono giunti allappuntamento con largo anticipo. «Nessun servizio dordine - hanno voluto comunque precisare alle autorità - semplicemente vogliamo dimostrare con la nostra presenza che abbiamo il diritto di fare una campagna elettorale come tutte le altre forze politiche». Presenti, oltre a tutti i consiglieri di An in X municipio, anche lex deputato Domenico Gramazio, lex presidente del Cotral Pierluigi Fioretti e il consigliere in I municipio Alessandro Cochi. Questa volta però, fortunatamente, dei «disobbedienti» neppure lombra e la manifestazione si è svolta senza problemi. «Siamo molto soddisfatti per come sono andate le cose - ha commentato il capogruppo di An in X municipio Fabio Russo -. Speriamo in futuro non serva più la militarizzazione del territorio. Non è normale che nel 2006 un candidato sindaco debba fare la sua campagna elettorale sotto la scorta di un centinaio di poliziotti».
Alle 18 e un quarto larrivo di Alemanno e linizio dellincontro. «Mi fa piacere essere qui per due motivi. Per lalta partecipazione e per rispondere a quello che è successo la scorsa settimana», è stato lunico accenno polemico del ministro. Per il resto un costruttivo incontro con gli elettori.
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