E il titolo precipita di nuovo in Borsa

Le quotazioni si schiantano a 0,27 euro, meno 29,4%, dopo aver lasciato lunedì un altro 26% del suo valore

da Milano
Rien ne va plus, l’offerta di Air France su Alitalia è l’ultima rimasta sul piatto: prendere o fallire. Al mercato ormai è tutto chiaro. La lentezza con cui è stato gestito il caso Alitalia non sembra lasciare altre possibilità. E il titolo in Borsa precipita. Ieri Alitalia ha lasciato sul terreno un altro 29,4% con le quotazioni che si sono schiantate a 0,27 euro. Un calo che è proseguito anche nel dopo Borsa: meno 9%. E il giorno prima non è stato diverso. Ma quanto vale davvero la nostra compagnia di «bandiera»? «In una situazione come questa non si possono fare tanti conti - spiega un analista -. Alitalia perde più di due milioni di euro al giorno. Anche a voler essere ottimisti il gruppo avrebbe potuto tirare a campare fino al massimo all’inizio dell’estate, poi il fallimento sarebbe stato inevitabile», conclude l’analista. Secondo i dati dello scorso 31 gennaio in cassa sono rimasti solo 282 milioni di liquidità dai 367 milioni del mese precedente. «Non sono d’accordo con i tempi, credo che con il taglio delle rotte su Malpensa, Alitalia abbia ossigeno fino a fine anno ma la situazione non cambia molto», spiega un altro analista.


Quindi il prezzo offerto da Air France è equo? «Air One non ha offerto di più», spiega un gestore che aggiunge «la verità è che sono pochi gli analisti a coprire il titolo. Non conviene pubblicare studi su Alitalia, il giudizio sarebbe vendere ma non si trovano titoli a prestito per puntare su un ribasso delle quotazioni quindi le banche d’affari non la seguono da ormai diversi mesi».

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