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Ecco la bella gioventù Cameron sceglie un governo di «ragazzi»

Londra«Libertà, equità, responsabilità». Sono questi i tre principi fondamentali a cui si ispira il neonato governo di coalizione britannico. Al quale va sicuramente aggiunto un terzo sostantivo, la giovinezza. Perché la formazione di quel «governo stabile, forte e determinato» costruito «su un accordo di 5 anni», voluto dal primo ministro conservatore David Cameron e dal suo vice, il liberaldemocratico Nick Clegg, mette in campo le sue forze più giovani, i praticanti della politica, «novellini» come il nuovo premier, esperti quanto basta da conquistarsi la fiducia della gente, ma del tutto estranei ai giochi di potere e agli scandali che in passato hanno travolto gli anziani dei partiti di maggioranza e opposizione.
Fotografato di fronte all'ingresso del numero 10 di Downing Street accanto a un Clegg raggiante, Cameron ha dichiarato ieri la volontà sua e dell'alleato di «introdurre una politica nuova dove è più importante l'interesse nazionale che quello di partito, dove la cooperazione e il compromesso non sono segni di debolezza ma di forza». E di certo di compromessi ce ne sono stati con i Libdem, non più rivali ma colleghi, che in cambio del loro sostegno hanno preteso 5 posti nell'esecutivo ristretto e la promessa di un referendum sulla legge elettorale.
Tornando ai nomi nel nuovo gabinetto al Tesoro entrano George Osborne, 38 anni, uno degli amici e alleati più fedeli a Cameron. Promosso nel 2005 a segretario ombra, Osborne ha avuto un ruolo chiave in questa campagna elettorale ed è sempre stato in prima linea nel dibattito su come affrontare il problema principale del paese, vale a dire la recessione e la riduzione del deficit. A questo proposito Cameron ha dichiarato ieri che mai «a nessun partito è stata lasciata un'eredità così terribile» e ha annunciato il varo di una finanziaria d'emergenza entro i prossimi 50 giorni. Un altro giovanissimo acquisto dei Tory è il ministro all'Istruzione, Michael Gove. Classe 1967, è considerato una delle menti più brillanti del partito. Tra gli uomini di Clegg c'è Danny Alexander, ministro per la Scozia. Eletto per la prima volta in Parlamento nel 2005, è stato capo dello staff elettorale e coordinatore della sua campagna. Nell'ala liberale ha un posto di primo piano anche David Laws, 45 anni, ex broker d'investimenti, che diventa il primo segretario al Tesoro e lavorerà insieme al Cancelliere dello Scacchiere Osborne. Una delle due donne che fanno parte dell'esecutivo è poi Theresa May. Conservatrice, è la seconda donna ad ottenere il posto di ministro degli Interni, ma detiene anche il ministero per le Pari opportunità. Seconda signora del Gabinetto e prima inglese musulmana a farne parte, è Sayeeda Warsi, promossa a presidente dei Conservatori. È entrata in Parlamento nel 2007 a soli 36 anni. Alla Difesa va invece Liam Fox, ex medico di famiglia classificatosi terzo nel 2005 nella corsa per la leadership dei Conservatori. Appena cinquantenne, ha già promesso una revisione del sistema strategico delle Forze Armate. Andrew Lansley è il nuovo ministro alla Sanità. Nato nel '56 è un attivista del partito conservatore fin dagli anni Ottanta. E la city londinese trema invece, per la nomina del liberademocratico Vince Cable al ministero degli Affari. Dopo aver attraversato le file di laburisti e socialdemocratici, è stato eletto alla Camera nel 1997 e viene ricordato per il suo feroce attacco ai superbonus dei banchieri.
Ma nel governo di Cameron non mancano le vecchie conoscenze, a partire da quella più controversa ovvero la nomina agli Esteri dell'ex leader conservatore William Hague, euroscettico convinto, in perfetta sintonia con la volontà espressa dal neopremier di non aderire all'euro in questa legislatura. Ritorno sulla scena anche per l'ex leader Iain Duncan Smith che va al Lavoro e alle Pensioni e per Ken Clarke. Sarà lord Cancelliere e Segretario di Stato per la giustizia. Infine al liberale Chris Huhne va il ministero dell'Energia e del Cambiamento climatico. Intanto il Labour si affanna a trovare il successore di Brown.

E un altro giovane, il 43enne David Miliband, si candida alla successione.

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