Ecco la nuova Ferrari F2012 Brutta per spaventare la F1

Aggressiva e innovativa. Montezemolo: "Sembra una balena. Ma abbiamo voluto rischiare". Alonso: "Punto ai due titoli". GUARDA LE FOTO. L'ANALISI / Macchina ben pensata, e il tocco di Byrne...

Ecco la nuova Ferrari F2012 Brutta per spaventare la F1

È rossa, ha fascino, ma è drammaticamente brutta. Come si dice in questi casi? Massì, speriamo almeno sia simpatica. Discontinuità con il passato era stata promessa e discontinuità è stata data: la sequenza di «questa è la Ferrari più bella di sempre», con cui si erano fin qui concluse le cerimonie passate e i gioiosi discorsi dei vari papà delle Rosse effe uno, è stata traumaticamente interrotta a causa della F2012 - questo il nome - e rimpiazzata da un corale «ok, è bruttina, però...».

Discontinuità con il passato anche alla voce cerimonia: né Maranello, né Fiorano, né Mugello bensì, come palco, l’autostrada. Quella di internet. Per cui domande e risposte fai-da-te degli uomini di rosso vestiti, video registrati e messi online e la sensazione grande di straripante virtualità. Mica bello. Colpa del gelo e soprattutto della neve che ha abbracciato l’Italia e Maranello, costringendo il Cavallino ad annullare la cerimonia. Ma si diceva della bruttona. Speriamo almeno sia simpatica nel senso che nel mondo che corre a trecento all’ora la simpatia va a braccetto con prestazioni e velocità e soprattutto vittorie.

Fatto sta, una Rossa simpatica per cui veloce, questo è ciò che si augura in primis il presidente tifoso Luca di Montezemolo quando dice «il muso fa pensare alla bocca di una balena... è molto brutta ma molto innovativa. Spero soprattutto sia vincente... Dietro ci sono ricerca e innovazione con la voglia di far qualcosa di rischioso». E poi: «Sento la responsabilità di vincere e la devono sentire i miei uomini... A Fernando dico: se è possibile devi fare una stagione migliore rispetto al 2011, magari facendo un po’ meglio in qualifica. A Felipe dico: devi tornare ad essere quello che conosciamo, non ti abbattere, metticela tutta. Contiamo su di te».

Ed è ciò che spera e vuole e pretende il team principal Stefano Domenicali, uomo deciso e affabile al tempo stesso, ma uomo conscio che ora non è più concesso avere intoppi. «L’obiettivo è di essere competitivi dall’inizio e se sarà così saremo in grado di lottare fino in fondo». Quanto a lei, «insomma proprio bella non è ma questo valore in F1 non è così fondamentale» la difende. «Certe linee sono da un lato dettate dalle regole, altre dal privilegiare la performance aerodinamica». Riguardo l’approccio aggressivo richiesto, da quel che vedo sono soddisfatto, abbiamo spinto quest’auto all’estremo su tutti i fronti...». Quanto ai piloti, Fernando Alonso promette ottimismo «dobbiamo essere sempre fiduciosi determinati e in lotta per entrambi i titoli fino alla fine, è un’auto sorprendente e questo mi fa sperare che vada forte» e Felipe Massa più o meno dice altrettanto.

Di lei, la bruttina o bruttona a seconda dei punti di vista, promette ovviamente un gran bene papà Pat Fry, il dt, e ne sembra stregato il capo aerodinamico Nick Tombazis, colui a cui Domenicali ha apertamente chiesto un progetto più aggressivo, colui che si gioca tantissimo in tutta questa discontinuità: «L’anteriore è quello di fine stagione con un importante sviluppo in arrivo a marzo» spiega. «Il muso con lo scalino superiore non è gradevole ma consente di alzare il più possibile la parte inferiore del telaio, mentre l’anteriore è basso per via del nuovo regolamento.

Innovativa è poi la sospensione davanti» di tipo pull rod che ha permesso di sistemare meglio i braccetti e migliorare l’efficienza aerodinamica. Idem per quella posteriore. Dunque, brutta e aggressiva e con un sacco di tifosi che pendono dalle sue forme...

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