Ecco la nuova leva dei registi: tra diritti umani e idee geniali

Il cortometraggio vive da sempre una condizione infelice, schiacciato da un lato dalle «ragioni commerciali» e dall’altro dallo strapotere mediatico dei lungometraggi. Ed è per questo che da sempre si tenta di organizzare vetrine e ribalte per quella che risulta essere un’espressione genuinamente artistica. Una delle più costanti e popolari è il «Salento Finibus Terrae», ideato da Romeo Conte. La fortuna di questa rassegna è tutta nelle cifre e nella risposta del pubblico che letteralmente trasforma la quieta località di San Vito dei Normanni in una scatenata ribalta cinematografica durante l’estate.
Per dare ancora più visibilità alle opere segnalate e premiate durante la kermesse di fine luglio, il Salento Finibus Terrae diventa itinerante. La prima tappa attraverso la penisola per presentare «100 minuti corti» è in programma oggi alla Casa del Cinema. Questa mattina alle 11 verranno proposti i dieci titoli della sezione «Human Rights» tra cui spiccano «Colpevole fino a prova contraria» del tunisino Hedy Krissane e «Ladri di vita» di Gennaro Testa.
Questa sera (ore 21) sarà la volta della sezione dedicata alla fiction. Ecco i dieci titoli che verranno proiettati: «Die Überrashaung» di Lancelot von Naso (Germania 2004); «L’Entretien» di Samuel Jacquemin (Francia 2004); «Bitte Nicht Stören» di Paul Schwarz (Germania 2004); «Call me» di Paul Wilkins (Uk 2004); «Choix Multiples» di J.F.

Eerde Kens (Belgio 2004); «Morgenschwarm» di Thomas Fröhlich (Germania 2004); «Due Bravi Ragazzi» di Tony Palazzo (Italia 2005); «Naufraghi» di Federica Pontremoli (Italia 2004); «Sali e tabacchi» di Fabio Di Credico e Tommy Dibari (Italia 2006); «Zinanà» di Pippo Mezzapesa (Italia 2004); e «Chora» di Lorenzo Adorisio (Italia 2004).

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