Manila Alfano
È il simbolo dellAmerica grassa e popolare, quella che non ha paura dei grandi numeri e non pensa alla salute, che non sa neppure cosa sia una dieta equilibrata e se ne frega nel politicamente corretto. È lAmerica che riconosce come cibo nazionale quel panino morbido color senape, tagliato in due da un hamburger gigante e condito con tutto ciò che la mente delluomo e la bontà della natura congelata possono concepire. La pubblicità ti guarda negli occhi e ti dice: «Sei uomo abbastanza per mangiare una cosa del genere?». La risposta la trovi guardando nei fast food di tutto il mondo, con file che sembrano non finire mai davanti alla cassa. In Inghilterra come in India.
Ora lultima sfida si chiama Double Whopper with Cheese, il nuovo panino di Burger King, una bomba da 923 calorie, praticamente i due terzi del fabbisogno giornaliero. Esistono due versioni del panino: quello «semplice» con 841 calorie e la versione con il formaggio a fette. In questo ci sono 57 grammi di grasso e 3,5 grammi di sale. Gli esperti dicono che per smaltirlo ci vogliono almeno 14 chilometri di camminata veloce. Per capire di cosa si tratta basta pensare allequivalente di sette merendine, quelle al cioccolato e caramello. Ma raramente il panino viene servito da solo. Se al panino si aggiunge una confezione di patatine medie e una bibita si arriva a un totale di 1568 calorie per menu. «Un danno per tutti i consumatori» avverte Richard Watts, il responsabile inglese del comitato di controllo per lalimentazione. «Non capiscono che questo sarà lennesimo colpo inferto alle centinaia di persone a rischio obesità. Per non parlare dei bambini che impazziscono per i fast food». E infatti, tutti ne vanno già matti, un salto veloce al Burger King più vicino solo per assaggiare il nuovo concentrato di grasso. In coda soprattutto bambini e ragazzi, sanno che quel panino insieme alle patatine e a una bibita è lestasi rozza e per palati forti della grande abbuffata.
La novità sta facendo impazzire medici, associazioni di consumatori e preoccupa perfino il governo federale. Laccusa più soft per Burger King è «irresponsabili dellalimentazione». Ma dietro il fenomeno si nasconde forse qualcosa di più, una svolta sociale contro la dittatura della dieta e lossessione della bilancia. Cè una parte del mercato alimentare che non ha alcuna intenzione di dare ascolto ai dietologi e, a quanto pare, non ha paura del colesterolo alto. È così che si spiega la guerra dei panini ipercalorici scoppiata negli ultimi tempi tra Burger King e McDonalds. È una gara di sollevamento del peso a colpi di calorie.
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