«Ci risultano centocinquanta test effettuati dalla polizia scientifica sugli indumenti messi volontariamente a disposizione dalle due ragazze che accusano Speranza su cui non sarebbero state trovate tracce di liquido seminale. Questi risultati non sono stati messi a disposizione, attendiamo fiduciosi lesito dellesame del Dna convinti che lo scagionerà».
È quanto ha affermato, nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri pomeriggio allHotel Cicerone, Dario Masini lavvocato difensore di Danilo Speranza, il cosiddetto «guru» di San Lorenzo, accusato di aver violentato minorenni.
«Io non ho paura di dire che Speranza è innocente perchè lo posso documentare scientificamente - ha proseguito Masini - la pubblica accusa ha avuto il difetto di dar credito alle parti offese e non prendere in considerazione le nostre prove. Noi abbiamo dimostrato con cartelle cliniche che limpotenza di Speranza è documentata sin dallottobre del 2008, un problema legato al diabete, non sanabile con farmaci come il Viagra, nè con il prostaglandine».
«Noi abbiamo dato evidenze scientifiche - ha proseguito il legale - mostrando le cartelle cliniche di Speranza - e abbiamo chiesto al giudice delle indagini preliminari di ripetere gli esami».
Per quanto riguarda laccusa di truffa aggravata, uno dei consulenti dellequipe di avvocati difensori del cosiddetto guru, Carmelo Lavorino, ha aggiunto: «Abbiamo ottenuto da alcuni soci dellassociazione Maya copia degli assegni dati e abbiamo visto a chi andavano». «Il denaro elargito - ha precisato dal canto suo Masini - serviva a finanziare la tecnologia di uno scienziato che ha ben sette brevetti registrati».
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