Auto, mercato Italia vicino ai 2 milioni

In novembre vendite +6,7%, ma Fca frena (-5%). In Borsa va giù del 2%, pesano gli Usa

Auto, mercato Italia vicino ai 2 milioni

Bologna Primi bilanci di fine anno per il settore automobilistico. E, come da tradizione, a occuparsene è il Centro studi Promotor alla viglia del via al Motor Show di Bologna (da oggi al 10 dicembre in Fiera). Il mercato continua a crescere in tutto il mondo (alla fine dell'anno si toccherà il nuovo record di 73 milioni di veicoli venduti) e, per quanto riguarda l'Italia, il parco circolante supererà i 38 milioni di unità, anche se oltre 10 milioni di vetture sono dotate di motorizzazioni non in linea con le regole green. Il 2017, secondo le stime di Gian Primo Quagliano, presidente del CsP, dovrebbe chiudere con 1,97 milioni di immatricolazioni (+8%), mentre il prossimo anno sarà tagliato il traguardo dei 2 milioni (2,048) e nel 2019 il Centro studi Promotor prevede il ritorno a poco più di 2,2 milioni, ritenuto «il livello fisiologico per il mercato italiano».

Nel nostro Paese, inoltre, sale l'interesse per le motorizzazioni alternative (dal 3,7% all'11,4%) a scapito dei veicoli a benzina. A differenza di altri Stati dell'Ue, infatti, gli italiani non tendono a rinunciare, per ora, al diesel.

A novembre, intanto, le immatricolazioni di auto in Italia hanno segnato un +6,79% (-5,7% i trasferimenti di proprietà dell'usato). Negli 11 mesi il dato è pure positivo (+8,71%). In questo periodo di fine anno, spiega il Centro studi Promotor, «i costruttori hanno deciso di allentare la pressione sul mercato esercitata con sconti e promozioni. A prevalere è ora l'interesse per i margini». Strategia che porta Fca, il mese scorso, in negativo (-5,18%, ma +7,11% da gennaio) con una quota mese su mese del 25,1%, in calo dal 28,45% del novembre 2016, e del 29% negli 11 mesi, stabile rispetto all'anno scorso. Exploit di vendite per Jeep (+48,85% e quota record al 3,4%) e Alfa Romeo (+21,1%) grazie a Stelvio e Giulia, entrambi in testa nelle rispettive categorie. A segnare il passo sono i segmenti A e B, quelli che riguardano le city-car e le utilitarie, la cui domanda è in calo da alcuni mesi. «In questo ambito - commenta Gianluca Italia, direttore generale di Fca Italia - il mercato si sta dimostrando pigro. Contiamo, comunque, su una ripartenza a gennaio. Per Alfa Romeo (oggi, ad Arese, il battesimo del nuovo team di F1 con Sauber-ndr) vediamo invece arrivare nelle concessionarie clienti da altre marche. E le permute riguardano soprattutto modelli tedeschi».

Fca, presente al Motor Show di Bologna con tutti i suoi marchi, ha avuto ieri una giornata borsistica piuttosto turbolenta. Il titolo ha chiuso in rosso del 2% a 14,13% dopo aver perso fin quasi il 5% ed essere stato in asta di volatilità. A influenzare la giornata la debolezza del dollaro e i ritardi sull'ok alla riforma fiscale negli Stati Uniti, mercato che ha visto il Lingotto archiviare un nuovo mese negativo (-4% e -8% da gennaio a novembre). In particolare, le vendite al dettaglio sono aumentate del 2%, mentre le flotte hanno registrato una flessione del 25%, in linea con la strategia di Fca negli Stati Uniti allo scopo di ridurre le immatricolazioni nel segmento del noleggio.

Per Jeep Compass, fresca di lancio (7.

000 unità vendute in tre mesi in Italia), le immatricolazioni sono salite sul mercato Usa del 34%. Al Los Angeles Auto Show, aperto da ieri, è invece esposto il nuovo Wrangler, nelle concessionarie italiane dalla seconda metà del 2018.

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