Bce, la Germania esita a candidare il falco Weidmann

Bce, la Germania esita a candidare il falco Weidmann

La Germania esita nella candidatura di Jens Weidmann alla presidenza della Bce dopo Mario Draghi. Secondo quanto riporta il Financial Times alla vigilia della riunione dell'Eurotower, Berlino teme che una candidatura del presidente della Bundesbank possa implicare un prezzo troppo alto da pagare, facendo sentire la Francia e l'Italia in qualche modo autorizzate ad avanzare molte richieste politiche. Il timore è che Berlino venga messa quindi all'angolo e costretta a cedere troppo alla visione dell'Ue di Parigi e Roma. «Il prezzo non può essere troppo alto» afferma un esponente del governo tedesco all'FT, sottolineando che la vera domanda a cui rispondere è quale «beneficio politico ed economico» la candidatura potrebbe avere per la Germania. Nella squadra del presidente francese, Emmanuel Macron, molti affermano che non accetteranno Weidmann. «Non siamo contrari di principio a un presidente della Bce tedesco.

Il tema è più chi guiderà la politica monetaria, se si tratterà di un falco o di una colomba in un momento in cui la Bce si appresta a ritirare le misure di stimolo», spiega un diplomatico francese. «È impossibile che sia Weidmann. È troppo estremo nelle sue posizioni» aggiunge un altro diplomatico europeo.

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