La Bce sorveglia 129 banche

Quindici le italiane in squadra, spunta il Credem

Sale a 129, dalle precedenti 123, il numero delle banche dell'Eurozona che ricadono sotto la diretta sorveglianza della Banca centrale europea in quanto «significative». Lo annuncia la Bce, che nel gruppo ha aggiunto otto istituti di credito, mentre due sono stati esclusi.Fra le banche entrate sotto diretta sorveglianza di Francoforte, che inizierà entro gennaio, c'è l'italiana Credem. L'istituto controllato dalla famiglia Maramotti, già tra le migliori ai vecchi stress test, a settembre aveva una solidità patrimoniale (Cet 1) del 13,64% contro il 7% minimo chiesto da Bce. Oltre alla new entry Credem, delle italiane sotto la diretta vigilanza dell'istituto di Francoforte presieduto da Mario Draghi fanno parte Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca, Ubi, Montepaschi, Carige, Banco Popolare, Bper, Bipiemme, Popolare Sondrio, Popolare Vicenza, Veneto Banca, Barclays Italia, Iccrea. Nei giorni scorsi la Bce, in una lettera firmata dallo stesso Draghi, ha inviato alle banche un nuovo invito alla prudenza nelle politiche di distribuzione dei dividendi: la remunerazione agli azionisti - si legge nelle missiva - deve tener conto di «presupposti conservativi e prudenti» in modo che l'istituto «soddisfi i relativi requisiti di capitale».

Il richiamo di Draghi si estende a un invito a «contattare immediatamente i rispettivi team di sorveglianza», rivolto a quelle banche non in grado di adempiere alla raccomandazione, in quanto si considerano «legalmente vincolate al pagamento dei dividendi». La lettera della Bce tocca poi le autorità nazionali, come Bankitalia: anche gli istituti esclusi nella Vigilanza unica «dovrebbero applicare questa raccomandazione» quando «opportuno».

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