Nel processo di ristrutturazione di Alitalia «al momento Cassa Depositi e Prestiti non è coinvolta» ma «se un potenziale acquirente ci chiederà qualche sostegno siamo pronti a parlare a tutti». Lo ha detto ieri in un'intervista da Davos a Bloomberg Tv il presidente della Cdp, Claudio Costamagna (nella foto). Aggiungendo che è, comunque, «un bene vedere che c'è molto interesse, e penso ci sarà un po' di concorrenza», fra i potenziali acquirenti della compagnia aerea.
Al momento nessuno ha bussato alla porta della Cassa Depositi ma le parole di Costamagna a margine del World Economic Forum non fanno escludere uno schema simile a quello seguito nella vicenda Ilva. Cdp è infatti pronta ad entrare nel gruppo siderurgico, affiancando Arcelor Mittal, capofila della cordata che ha vinto la gara per l'acquisizione della società di Taranto.
L'impegno consente di soddisfare la richiesta arrivata dall'Antitrust europeo di escludere il
gruppo Marcegaglia, attualmente azionista al 15% della cordata Am InvestCo. Nel nuovo assetto, funzionale dunque all'eventuale uscita del gruppo Marcegaglia, Cdp avrebbe il 5,6% dell'Ilva, mettendo sul piatto 100 milioni.
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