Auchan abbandona l'Italia a causa del crollo dei consumi e della competizione sempre più aggressiva. O almeno così, il collasso d'Oltralpe da 50,3 miliardi di fatturato, descriveva nell'ultima trimestrale il nostro mercato prima di decidere, ieri, di lasciare la patata bollente, i 1.600 punti vendita in Italia e i 9.500 dipendenti, a qualcun altro.
Dopo mesi di trattative, Conad ha raggiunto un accordo per rilevare Auchan Italia per un miliardo circa, divenendo così il nuovo leader della grande distribuzione sul territorio nazionale con 3.300 punti vendita (di cui 1.517 provenienti dall'eredità francese), una quota di mercato del 19% (dal precedente 12,9%), un giro d'affari di 17,4 miliardi e 18mila dipendenti. L'operazione dovrebbe essere chiusa entro fine anno, dopo che l'Antitrust avrà esaminato il dossier. Se tutto andrà come previsto quindi entro dicembre i brand Auchan e Simply spariranno o quasi dal territorio italiano. Dal patto sono esclusi, quanto meno per ora, 33 supermercati gestiti da Auchan Retail in Sicilia e 50 drugstore Lillapois.
«Oggi nasce una grande impresa italiana, che porterà valore alle aziende e ai consumatori italiani» ha commentato Francesco Pugliese, ad di Conad, che aggiunge: «Abbiamo riportato nelle mani degli imprenditori italiani una rete di distribuzione di grande valore che sta attraversando un periodo di difficoltà ma, nonostante questo offre grandi potenzialità ed è complementare alla nostra».
Nel dettaglio l'operazione è stata condotta da Bdc Italia, un veicolo controllato per il 51% da Conad, organizzazione che opera attraverso otto gruppi cooperativi e per il restante 49% partecipato dalla Wrm Group di Raffaele Mincione, il finanziere protagonista la scorsa estate del tentativo di scalata a Carige e oggi tornato sul business immobiliare. Dai «cugini» di Coop, fino a oggi leader in Italia con un giro d'affari di 14,8 miliardi, sono giunti i migliori «auguri di buon lavoro» in vista di «un compito complesso e importante». E in effetti la fuga dei francesi dalla Gdo italiana poggia su dato poco entusiasmanti: Auchan Italia ha chiuso il 2018 con un giro d'affari di 2,24 miliardi, in calo del 2% rispetto all'anno precedente, e con un rosso di 83,5 milioni. Non è un caso che, sul fronte sindacale, Filcams sia subito intervenuta: «Non è accettabile che questa acquisizione possa determinare esuberi e licenziamenti o anche sensibili peggioramenti delle condizioni attuali di lavoro».
Le due reti di distribuzione, sottolineano fonti vicine agli acquirenti, sono complementari, con Auchan Italia particolarmente forte a Nord, e quindi dovrebbero dare vita a sinergie e sviluppo di nuovo business.
Ma una, quella di Auchan Italia, si è dimostrata nei fatti inefficiente, tanto che il colosso francese si è trovato a dover svalutare a bilancio la filiale italiana per 440 milioni. Nel 2017 era già stato avviato un piano triennale di rilancio per Auchan Italia passato anche, lo scorso anno, dalla chiusura di 23 punti vendita, ma non era stato sufficiente.
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