De Agostini torna in utile E Lottomatica fa da traino

Il gruppo De Agostini nel 2011 è tornato in nero con un utile netto di 100 milioni di euro a fronte della maxi perdita di 551 milioni dell'anno precedente, determinata dalla maxisvalutazione del 2,6% in Generali. Anche nello scorso esercizio il Leone ha inciso per 91 milioni su un complesso di 199 milioni di oneri non ricorrenti. De Agostini spa non distribuirà dividendi, ma la controllante B&D Holding (le famiglie Drago e Boroli) devolverà 15,4 milioni di cedole su 16,8 di utile.
I ricavi sono aumentati del 18% su base tendenziale del 18% superando la quota dei 5 miliardi e attestandosi a 5,1 miliardi di euro, mentre l'Ebitda è cresciuto del 26% a 1,1 miliardi. Il 59,6% di Lottomatica invece è stato foriero di soddisfazioni per la holding guidata dall'amministratore delegato Lorenzo Pellicioli della quale rappresenta circa il 60% dei ricavi netti. Influssi benefici anche sulla posizione finanziaria netta scesa a -4,5 miliardi. Decisivo il rifinanziamento da complessivi 650 milioni (dei quali circa 500 milioni su scadenze a 4-5 anni) concluso nel primo semestre 2011 prima della tempesta spread assieme a Unicredit, Intesa Sanpaolo e Ubi.
Bene pure le attività media (Zodiak, Antena 3) con fatturato in aumento del 15,4% a 740 milioni di euro. DeA Capital, la controllata del settore finanza che ha dato vita alla più grande sgr immobiliare italiana Idea Fimit, ha registrato un Nav per azione, a fine marzo, di 2,51 euro a fronte dei 2,38 di dicembre. Ancora in sofferenza l'area editoriale con un Ebitda sceso dai 27 milioni del 2010 a 23 milioni. Nel 2012 stimati un moderato incremento dei ricavi (5,1-5,3 miliardi) ed Ebitda stabile.


Il direttore generale Paolo Ceretti ha escluso nuovi investimenti in Generali per mediare sul valore di carico. «Indebitarsi al 5-7% per acquistare titoli sarebbe una scommessa, meglio puntare sulla managerialità di alto livello di Mario Greco». Nessuna acquisizione in vista, invece, nel settore media.

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