Ventimila euro. Una cifra in aumento quella relativa all'indebitamento medio delle famiglie italiane al 31 dicembre 2011.
Secondo uno studio della Cgia di Mestre, le famiglie più esposte con le banche sono quelle della provincia di Roma, con una media di 29.435 euro, seguono quelle di Milano (28.680 euro), di Lodi (28.560 euro), Monza-Brianza (27.891 euro) e di Prato (26.930 euro).
Nell’ultimo anno l’aumento medio dei debiti delle famiglie è cresciuto di 911 euro. Da gennaio 2009 l’incremento è stato del 33,4%, in termini assoluti, di 5.039 euro.
Per indebitamento medio delle famiglie consumatrici italiane la Cgia ha inteso quello originato dall’accensione di mutui per l’acquisto di una abitazione, dai prestiti per l’acquisto di auto/ moto e beni mobili, dal credito al consumo ai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili e così via.
"Al di là della mappatura a livello territoriale, la maggiore incidenza del debito sul reddito la rileviamo nelle famiglie economicamente più deboli: è chiaro che con il progressivo
aumento della disoccupazione questa situazione è destinata a peggiorare. Non dimentichiamo, inoltre, che in Italia esiste un ampio mercato del prestito informale che non transita per i canali ufficiali.
Con l’avvento della crisi, sono state le province sarde a subire le variazioni di indebitamento più importanti: Olbia-Tempio (+159,6%), Carbonia-Iglesias (+147.9%) e Medio Campidano (+120.1%).
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