Il premier Matteo Renzi lo ha annunciato: "Via Equitalia". Resta però da capire come e quando. A quanto pare però quella proposta da Renzi non è una vera e propria eliminzaione del mostro fisacle ma solo un cambio di nome e un avvicinamento con l'Agenzia delle Entrate. Così ci ha pensato Forza Italia con un ddl presentato al Senato a proporre un piano concreto per dire davvero addio ad Equitalia: "Basta con il taglieggiamento di Stato, basta con i carrozzoni costosi come Equitalia, sì a una riscossione diretta, trasparente e senza vessazioni delle imposte. Sempre garantita l'impignorabilità della prima casa. Lo Stato diventi amico e non nemico dei cittadini", spiegano in una relazione i primi firmatari Augusto Minzolini, Francesco Aracri, il capogruppo, Paolo Romani, il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, proponendo la soppressione di Equitalia e l'introduzione di un nuovo sistema di riscossione diretta da parte dello Stato, delle Regioni, dei Comuni e di tutti gli altri Enti pubblici.
"Con questo ddl -si legge nella relazione- si ottengono vantaggi enormi sia per il cittadino-contribuente che per il creditore sia esso lo Stato, il Comune, la Regione o un altro Ente pubblico. Il contribuente vedrà depurato il suo debito dai vessatori interessi di mora, dagli agi e dai vari compensi di riscossione dovuti a Equitalia. Il contribuente potrà, inoltre, beneficiare di un maggiore e più trasparente controllo da parte dell'Autorità giudiziaria sia nella fase di trattazione di merito dei ricorsi che in quella esecutiva. Mentre -dato molto rilevante- viene garantita sempre l'impignorabilità della prima casa". "Rispetto al creditore, nel caso di omesso o parziale pagamento di quanto accertato, egli -proseguono gli autori delle ddl- potrà evitare ulteriori e farraginosi passaggi relativi alla formazione dei ruoli e alla trasmissione degli stessi al concessionario per la riscossione. Attraverso il ddl si mira a attuare la riscossione diretta delle imposte già prevista in un provvedimento del governo Berlusconi e poi inattuata dai governi successivi Monti, Letta e Renzi, che hanno concesso a Equitalia una serie di proroghe
consentendole di operare fino a oggi". "Peraltro voci autorevoli annunciano che Renzi abbia intenzione di concedere a Equitalia un'altra proroga ingiustificata che contraddirebbe gli annunci sulla sua abolizione".
