Farinetti: dopo le critiche ho pensato di lasciare l'Italia
30 Ottobre 2014 - 11:35Il patron di Eataly dopo il duro scontro con i sindacati sui contratti che applica nei suoi negozi aveva pensato di lasciare l'Italia
Oscar Farinetti, patron di Eataly ha rivelato al Fatto Quotidiano la sua delusione per il mare di critiche con cui è stato attaccato dopo gli scioperi di alcuni store italiani, quello di Firenze in testa. Lo sfogo è arrivato durante il World Business Forum a Milano.
"Mi si vuole far passare per un hitleriano: mi ribello a questa visione che si ha di me, voglio resistere, sono figlio di partigiani, ma questa narrazione dei fatti è sbagliata. Non ho mai avuto società all'estero, non lo farò mai, andrò avanti con lo sviluppo italiano, ma di fronte a questo ti viene voglia di andare a lavorare dove la gente si lamenta di meno e dove c'è meno scandalismo" dichiara Farinetti che sostiene che nei picchetti davanti ai suoi negozi non ci siano mai i suoi assunti, ma esterni che strumentalizzano la protesta. Su 1700 dipendenti hanno sciperato in tre.
Tutti gli altri erano Cobas e sindacati, fossilizzati nella loro missione di mettere in fuga gli imprenditori dal nostro paese. Anche il patron di Eataly ha dovuto ammettere tra i denti che "Ho pensato di abbandonare l'Italia, ho sofferto molto per le polemiche che ci sono state, ci sto male. Forse ho commesso qualche errore, ma io investo, creo ricchezza e pago le tasse nel nostro Paese". Una fede che dopo le critiche ha vacillato per un momento.
4671058654785px;">Per rilanciare la sua immagine e mettere a tacere chi movimenta i picchetti ha poi confermato che entro l'anno l'80 per cento dei suoi dipendenti verrà assunto a tempo indeterminato.