Mancato ancora una volta il podio più alto nel Mondiale di Formula 1 (gli ultimi successi risalgono all'epoca Montezemoliana: nel 2007 con Kimi Raikkonen, il titolo Piloti, e l'anno dopo quello Costruttori), la Ferrari continua imperterrita la sua volata in Borsa. Con il risultato di sfondare il valore di 100 euro proprio alla vigilia della presentazione dei conti relativi al terzo trimestre 2017, in programma domani, 2 novembre. Il titolo Race, infatti, ha raggiunto ieri a Milano quota 102,90 euro grazie al 1,98%, per una capitalizzazione di oltre 19,5 miliardi, circa 3,4 miliardi in meno rispetto a quella di Fca.
Le azioni Ferrari si confermano, così, tra le migliori del listino italiano, con una performance, da inizio anno, superiore all'85% e pari al 131% dal 4 gennaio 2016, giorno del debutto in Piazza Affari. «Il boom borsistico di Race - osserva l'ad di Assiteca Sim, Roberto Russo - è stato favorito dall'impressionante trend di crescita della redditività al quale ci ha oramai abituati la Casa di Maranello. E questo senza pregiudicare l'effetto scarsità, ovvero il privilegio riservato a pochi di possedere un'auto del Cavallino rampante. Le ultime notizie relative al lancio imminente di un Suv targato Ferrari (il presidente e ad Sergio Marchionne preferisce chiamarlo Utility Vehicle, in quanto il Cavallino è in grado di ridefinire i segmenti del mercato, ndr) e della nuova FXX-K Evo, un prototipo da corsa non omologato per uso stradale che sarà prodotto in serie super limitata al prezzo unitario di circa 4 milioni, hanno probabilmente favorito lo sfondamento della soglia psicologica di 100 euro in Piazza Affari».
Occorrerà dunque attendere domani per conoscere i conti del terzo trimestre e dei primi nove mesi dell'anno. Mentre alla conference call del pomeriggio Marchionne farà il punto della situazione con gli analisti e potrebbe dare qualche indicazione sui tempi previsti per la produzione dell'Utility Vehicle.
Da parte sua, il mercato prevede ricavi intorno a 832 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto alla stesso periodo dello scorso anno, un Ebitda di 250 milioni (+7,3%) e un utile netto di circa 130 milioni (+13,9%); l'indebitamento finanziario netto è, invece, atteso poco oltre 500 milioni di euro, in calo di ben 120 milioni rispetto al dato del 30 giugno scorso.
«Se confermati - aggiunge Russo - tali risultati potrebbero generare una revisione al rialzo delle stime della società di Maranello per l'anno in corso, ponendo in risalto per l'ennesima volta il vantaggio competitivo del marchio Ferrari».
Fiducioso il mercato è anche su una crescita ulteriore del valore delle azioni: di 105 euro il target price fissato da Banca Akros che stima, nel terzo trimestre, circa 2.088 supercar consegnate (+5,6%), delle quali 1.
758 quelle a 8 cilindri (+4,9%) e intorno a 330 quelle a 12 cilindri (+9,3%). Questi aumenti in virtù dei nuovi modelli: Gtc4Lusso T, LaFerrari Aperta e 812 SuperFast. Per la Portofino V8, lanciata in settembre al Salone di Francoforte, bisognerà invece attendere i primi mesi del 2018.
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