Fonsai, Finsoe pronta a sottoscrivere l’aumento per Unipol

Fonsai, Finsoe pronta a sottoscrivere  l’aumento per Unipol

Mentre Finsoe prepara le risorse da consegnare a Carlo Cimbri (nella foto Ansa) per rendere possibile l’integrazione dell’ex gruppo Ligresti, Unicredit e Mediobanca vanno in pressing per chiudere la ristrurazione del debito Premafin entro venerdì: le condizioni sono ormai definite, ma le banche hanno chiesto nuovi approfondimenti sul piano di integrazione, in particolare per quanto riguarda gli aspetti finanziari. Al momento Bologna ha, infatti, fatto pervenire solo un documento «qualitativo», in cui sono abbozzati i pilastri del nuovo aggregato per quanto riguarda posizionamento in Italia e all’estero, volume delle polizze e dipendenti. Ieri mattina è stato fatto il punto in un summit di un’ora in Unicredit tra Giulia Ligresti e Andrea Novarese (presidente e direttore generale di Premafin) che ha rimarcato che il gruppo va «avanti con Unipol come da contratto». Dall’altro lato del campo di battaglia, Sator e Palladio si concentrano però sul piano industriale Fonsai con l’obiettivo di rompere il fronte delle banche creditrici dopo le resistenze di Ge, Cariparma e la cauta apertura di Intesa Sanpaolo. Tornando a Finsoe, lunedì il cda ha votato unanime l’aumento di capitale da 300 milioni sui 400 necessari a seguire la ricapitalizzazione di Unipol.

Non è chiaro, però, se la partecipazione delle coop sarà proquota né l’esito della richiesta d’aiuto partita alla volta delle banche creditrici dei Ligresti (Mediobanca non sarà comunque tra i finanziatori). Premafin vorrebbe, invece, ridurre l’aumento Fonsai, ma il margine di manovra è limitatissimo (50-100 milioni).

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