Coronavirus

Scattano i controlli sui bonus Covid: chi rischia la stangata

Dopo l’elargizione dei fondi durante il periodo più critico della pandemia è arrivato il momento di passare al setaccio i singoli finanziamenti, con l’obiettivo di scoprire eventuali truffe e irregolarità

Scattano i controlli sui bonus Covid: chi rischia la stangata

È quasi pronto il decreto attuativo redatto dal ministero dell’Economia e delle Finanze sull’autodichiarazione relativa al monitoraggio e al controllo degli aiuti dello Stato per l’emergenza Covid-19. Anche se le procedure dettagliate verranno fornite ai beneficiari degli incentivi dall’Agenzia delle entrate, il decreto fissa i termini da rispettare e gli effetti di eventuali eccedenze. Dopo l’elargizione dei fondi durante il periodo più critico della pandemia è arrivato il momento di passare al setaccio i singoli finanziamenti, con l’obiettivo di scoprire eventuali truffe e irregolarità.

Chi sono i beneficiari interessati e l’iter per i controlli

L’autodichiarazione, come sottolinea il Sole24Ore, deve essere prodotta da chiunque abbia ricevuto almeno un contributo riguardante l’emergenza Covid-19. Per permettere le verifiche è indispensabile indicare, oltre al tipo di aiuto economico elargito dal ministro, la data in cui si è usufruito dell’incentivo, la data di presentazione della dichiarazione dei redditi o la data di approvazione della compensazione in relazione ai crediti d’imposta. Nel testo del governo è scritto: “Con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze sono stabilite le modalità di attuazione dei commi da 13 a 15 ai fini della verifica, successivamente all’erogazione del contributo, del rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalle sezioni 3.1 e 3.12 della suddetta comunicazione della Commissione europea. Con il medesimo decreto sono definite le modalità di monitoraggio e controllo degli aiuti riconosciuti ai sensi delle predette sezioni della citata comunicazione della Commissione europea”.

Le altre condizioni da specificare

I beneficiari degli incentivi, comunque, dovranno indicare nell’autodichiarazione anche che il calo sia stato pari ameno al 30% dell’ammontare complessivo del fatturato e dei corrispettivi registrati nel periodo di riferimento rilevante per beneficiare della misura rispetto al corrispondente periodo del 2019. L’importo dell’aiuto richiesto ai sensi della Sezione 3.12 non deve superare il 70% dei costi fissi non coperti sostenuti nel periodo in cui spetta il beneficio, la percentuale arriva al 90% per le micro e piccole imprese.

Cosa fare se il contributo ricevuto supera i limiti previsti

Qualora si sia usufruito di un incentivo Covid-19 superiore a quello previsto per legge, come riporta Il Sole 24 Ore, il beneficiario può restituire volontariamente l’importo eccedente.

Quando questo non accade, o la somma, a cui vanno aggiunti gli interessi, viene sottratta dagli aiuti di Stato successivamente ricevuti, oppure si recupera l’intero importo non dovuto, che deve essere stornato.

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