L'allarme di Forza Italia: "Il bail in è un prelievo forzoso"

Brunetta: "FI voterà no alla legge che da il via libera al prelievo sui conti in caso di fallimento della banca"

L'allarme di Forza Italia: "Il bail in è un prelievo forzoso"

"Forza Italia voterà contro l’articolo 8 della legge di delegazione europea 2014, oggi in Aula a Montecitorio, che prevede il cosiddetto ’bail in’, ovvero il salvataggio delle banche attingendo a risorse interne, con prelievi anche dai correntisti, e non più facendo ricorso al ’bail out’, il salvataggio dall’esterno tramite le casse pubbliche. In estrema sintesi: dall’1 gennaio 2016 se le banche saranno in default potranno attingere dai conti correnti sopra i 100 mila euro, dalle
azioni e dalle obbligazioni dei propri clienti-risparmiatori". Lo annuncia il capogruppo di Fi alla Camera Renato Brunetta. "Una misura inaccettabile per Forza Italia, un vero e proprio prelievo forzoso contro le famiglie, contro le imprese, e solo nell’interesse delle grandi banche. Ci opporremo con ogni mezzo a chi vuol metter le mani nelle tasche degli italiani", conclude Brunetta.

E con Forza Italia si schiera anche il Movimento Cinque Stelle. "Dall’Europa, complici i maggiordomi del governo italiano, arriva un attacco gravissimo all’articolo 47 della Costituzione e alla tutela del risparmio", affermano i deputati M5S in relazione al ddl delegazione europea che introduce, tra l’altro, il meccanismo del bail-in per i salvataggi bancari. "Con il recepimento di queste direttive, passerà il principio del prelievo forzoso sui conti correnti per far fronte alla cattiva gestione degli istituti di credito. Perchè devono essere i correntisti a pagare i danni fatti dai manager delle banche? È assurdo equiparare i risparmiatori agli azionisti", spiegano gli eletti Cinquestelle a Montecitorio. E aggiungono: "Proprio ciò che sta avvenendo ora in Grecia ci fa capire che le decisioni prese a livello europeo non si curano del bene comune. La garanzia sui correntisti dovrebbe essere totale e non limitata a 100mila euro. Pensavamo di essere schiavi delle banche, invece ci siamo scoperti tutti banchieri, visto che pagheremo le perdite al loro posto". "Il governo Renzi è dalla parte degli istituti di credito, lo sappiamo. Ma non accettiamo l’assunto secondo cui il bail-in sia meglio del bail-out.

Gli strumenti alternativi a entrambi esistono, basta studiarli e attuarli. A partire dalla separazione tra banche d’affari e banche commerciali, passando per il miglioramento dei sistemi di garanzia dei conti correnti".

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