Pierluigi Bonora
Nel 2017 le immatricolazioni di auto in Europa sono risultate in crescita per il quarto anno consecutivo. Rispetto al 2016 l'aumento è stato del 3,3%, ovvero 15,6 milioni di veicoli venduti. Solo i 5 maggiori mercati (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna) hanno contato per il 72,5% del dato complessivo: più di 820mila unità. Nel solo dicembre il mercato europeo ha però tirato il freno: -4,8% a 1.136.552 immatricolazioni.
In calo le richieste di motorizzazioni diesel, in particolare nel Regno Unito e in Germania. Nel complesso, la domanda di auto a gasolio nei 5 mercati più importanti è diminuita dell'8%: a mancare all'appello sono 460.000 vetture. Rispetto al 2007 si è venduto il 22% in meno di auto diesel, la cui penetrazione si attesta ora al 45%, -11% in dieci anni. Ad avvantaggiarsene, come rileva l'Anfia nel suo studio mensile, le auto a benzina e ibride. Il calo del diesel, che vanta scarichi di CO2 inferiori rispetto ai motori a benzina, in Germania ha però significato un aumento delle emissioni medie di anidride carbonica (127,9 grammi/km) nelle nuove vetture immatricolate (+0,5 g/km sul 2016)). Controcorrente va invece l'Italia dove il diesel è salito del 7%. Sempre il nostro Paese, inoltre, ha conquistato la posizione di leader europeo nelle motorizzazioni alternative, mentre è terzo nelle vendite di auto ibride.
Nell'area Ue più i Paesi Efta (Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda) Fca ha consegnato nel 2017 oltre 1 milione di vetture (+5,2% e quota mercato passata al 6,7%), facendo meglio della media dei concorrenti nonostante il forte rallentamento a dicembre (-16% rispetto al -4,8% del mercato)). Nei singoli marchi, Alfa Romeo ha realizzato lo scorso anno un +29,5% e Jeep un +3,5%; positivo anche Fiat: +4,5%.
La classifica dei costruttori vede ancora saldamente al comando il Gruppo Volkswagen con oltre 3,7 milioni di propri veicoli acquistati (+2,1%). Il colosso tedesco guidato da Matthias Müller, inoltre, guardando al risultato ottenuto lo scorso anno nel mondo, ha registrato il record di vendite: 10,74 milioni (+4,3% sul 2016), grazie alla forte domanda in Cina, negli Stati Uniti (il dieselgate sembra essere stato dimenticato, almeno dagli automobilisti) e nei principali mercati emergenti. Müller ha voluto ringraziare di persona la clientela «per la fiducia dimostrata».
Quarto posto per Fca, davanti a Bmw (2.000 vetture in più per il Lingotto), dietro a Psa Groupe (quasi 1,9 milioni) e alla terza classificata, l'Alleanza Renault Nissan con oltre 1,6 milioni di veicoli venduti.
Pierluigi Bonora
Nel 2017 le immatricolazioni di auto in Europa sono risultate in crescita per il quarto anno consecutivo. Rispetto al 2016 l'aumento è stato del 3,3%, ovvero 15,6 milioni di veicoli venduti. Solo i 5 maggiori mercati (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna) hanno contato per il 72,5% del dato complessivo: più di 820mila unità. Nel solo dicembre il mercato europeo ha però tirato il freno: -4,8% a 1.136.552 immatricolazioni.
In calo le richieste di motorizzazioni diesel, in particolare nel Regno Unito e in Germania. Nel complesso, la domanda di auto a gasolio nei 5 mercati più importanti è diminuita dell'8%: a mancare all'appello sono 460.000 vetture. Rispetto al 2007 si è venduto il 22% in meno di auto diesel, la cui penetrazione si attesta ora al 45%, -11% in dieci anni. Ad avvantaggiarsene, come rileva l'Anfia nel suo studio mensile, le auto a benzina e ibride. Il calo del diesel, che vanta scarichi di CO2 inferiori rispetto ai motori a benzina, in Germania ha però significato un aumento delle emissioni medie di anidride carbonica (127,9 grammi/km) nelle nuove vetture immatricolate (+0,5 g/km sul 2016)). Controcorrente va invece l'Italia dove il diesel è salito del 7%. Sempre il nostro Paese, inoltre, ha conquistato la posizione di leader europeo nelle motorizzazioni alternative, mentre è terzo nelle vendite di auto ibride.
Nell'area Ue più i Paesi Efta (Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda) Fca ha consegnato nel 2017 oltre 1 milione di vetture (+5,2% e quota mercato passata al 6,7%), facendo meglio della media dei concorrenti nonostante il forte rallentamento a dicembre (-16% rispetto al -4,8% del mercato)). Nei singoli marchi, Alfa Romeo ha realizzato lo scorso anno un +29,5% e Jeep un +3,5%; positivo anche Fiat: +4,5%.
La classifica dei costruttori vede ancora saldamente al comando il Gruppo Volkswagen con oltre 3,7 milioni di propri veicoli acquistati (+2,1%). Il colosso tedesco guidato da Matthias Müller, inoltre, guardando al risultato ottenuto lo scorso anno nel mondo, ha registrato il record di vendite: 10,74 milioni (+4,3% sul 2016), grazie alla forte domanda in Cina, negli Stati Uniti (il dieselgate sembra essere stato dimenticato, almeno dagli automobilisti) e nei principali mercati emergenti. Müller ha voluto ringraziare di persona la clientela «per la fiducia dimostrata».
Quarto posto per Fca, davanti a Bmw (2.000 vetture in più per il Lingotto), dietro a Psa Groupe (quasi 1,9 milioni) e alla terza classificata, l'Alleanza Renault Nissan con oltre 1,6 milioni di veicoli venduti.
Pierluigi Bonora
Nel 2017 le immatricolazioni di auto in Europa sono risultate in crescita per il quarto anno consecutivo. Rispetto al 2016 l'aumento è stato del 3,3%, ovvero 15,6 milioni di veicoli venduti. Solo i 5 maggiori mercati (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna) hanno contato per il 72,5% del dato complessivo: più di 820mila unità. Nel solo dicembre il mercato europeo ha però tirato il freno: -4,8% a 1.136.552 immatricolazioni.
In calo le richieste di motorizzazioni diesel, in particolare nel Regno Unito e in Germania. Nel complesso, la domanda di auto a gasolio nei 5 mercati più importanti è diminuita dell'8%: a mancare all'appello sono 460.000 vetture. Rispetto al 2007 si è venduto il 22% in meno di auto diesel, la cui penetrazione si attesta ora al 45%, -11% in dieci anni. Ad avvantaggiarsene, come rileva l'Anfia nel suo studio mensile, le auto a benzina e ibride. Il calo del diesel, che vanta scarichi di CO2 inferiori rispetto ai motori a benzina, in Germania ha però significato un aumento delle emissioni medie di anidride carbonica (127,9 grammi/km) nelle nuove vetture immatricolate (+0,5 g/km sul 2016)). Controcorrente va invece l'Italia dove il diesel è salito del 7%. Sempre il nostro Paese, inoltre, ha conquistato la posizione di leader europeo nelle motorizzazioni alternative, mentre è terzo nelle vendite di auto ibride.
Nell'area Ue più i Paesi Efta (Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda) Fca ha consegnato nel 2017 oltre 1 milione di vetture (+5,2% e quota mercato passata al 6,7%), facendo meglio della media dei concorrenti nonostante il forte rallentamento a dicembre (-16% rispetto al -4,8% del mercato)). Nei singoli marchi, Alfa Romeo ha realizzato lo scorso anno un +29,5% e Jeep un +3,5%; positivo anche Fiat: +4,5%.
La classifica dei costruttori vede ancora saldamente al comando il Gruppo Volkswagen con oltre 3,7 milioni di propri veicoli acquistati (+2,1%). Il colosso tedesco guidato da Matthias Müller, inoltre, guardando al risultato ottenuto lo scorso anno nel mondo, ha registrato il record di vendite: 10,74 milioni (+4,3% sul 2016), grazie alla forte domanda in Cina, negli Stati Uniti (il dieselgate sembra essere stato dimenticato, almeno dagli automobilisti) e nei principali mercati emergenti. Müller ha voluto ringraziare di persona la clientela «per la fiducia dimostrata».
Quarto posto per Fca, davanti a Bmw (2.000 vetture in più per il Lingotto), dietro a Psa Groupe (quasi 1,9 milioni) e alla terza classificata, l'Alleanza Renault Nissan con oltre 1,6 milioni di veicoli venduti.
Pierluigi Bonora
Nel 2017 le immatricolazioni di auto in Europa sono risultate in crescita per il quarto anno consecutivo. Rispetto al 2016 l'aumento è stato del 3,3%, ovvero 15,6 milioni di veicoli venduti. Solo i 5 maggiori mercati (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna) hanno contato per il 72,5% del dato complessivo: più di 820mila unità. Nel solo dicembre il mercato europeo ha però tirato il freno: -4,8% a 1.136.552 immatricolazioni.
In calo le richieste di motorizzazioni diesel, in particolare nel Regno Unito e in Germania. Nel complesso, la domanda di auto a gasolio nei 5 mercati più importanti è diminuita dell'8%: a mancare all'appello sono 460.000 vetture. Rispetto al 2007 si è venduto il 22% in meno di auto diesel, la cui penetrazione si attesta ora al 45%, -11% in dieci anni. Ad avvantaggiarsene, come rileva l'Anfia nel suo studio mensile, le auto a benzina e ibride. Il calo del diesel, che vanta scarichi di CO2 inferiori rispetto ai motori a benzina, in Germania ha però significato un aumento delle emissioni medie di anidride carbonica (127,9 grammi/km) nelle nuove vetture immatricolate (+0,5 g/km sul 2016)). Controcorrente va invece l'Italia dove il diesel è salito del 7%. Sempre il nostro Paese, inoltre, ha conquistato la posizione di leader europeo nelle motorizzazioni alternative, mentre è terzo nelle vendite di auto ibride.
Nell'area Ue più i Paesi Efta (Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda) Fca ha consegnato nel 2017 oltre 1 milione di vetture (+5,2% e quota mercato passata al 6,7%), facendo meglio della media dei concorrenti nonostante il forte rallentamento a dicembre (-16% rispetto al -4,8% del mercato)). Nei singoli marchi, Alfa Romeo ha realizzato lo scorso anno un +29,5% e Jeep un +3,5%; positivo anche Fiat: +4,5%.
La classifica dei costruttori vede ancora saldamente al comando il Gruppo Volkswagen con oltre 3,7 milioni di propri veicoli acquistati (+2,1%). Il colosso tedesco guidato da Matthias Müller, inoltre, guardando al risultato ottenuto lo scorso anno nel mondo, ha registrato il record di vendite: 10,74 milioni (+4,3% sul 2016), grazie alla forte domanda in Cina, negli Stati Uniti (il dieselgate sembra essere stato dimenticato, almeno dagli automobilisti) e nei principali mercati emergenti.
Müller ha voluto ringraziare di persona la clientela «per la fiducia dimostrata».Quarto posto per Fca, davanti a Bmw (2.000 vetture in più per il Lingotto), dietro a Psa Groupe (quasi 1,9 milioni) e alla terza classificata, l'Alleanza Renault Nissan con oltre 1,6 milioni di veicoli venduti.
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