«Papà guardi con me questo vecchio film?». La richiesta di mia figlia è di ieri sera. Aveva scelto di guardare Mary Poppins e voleva che io le facessi compagnia. Erano anni che non mi capitava di rivedere le immagini di Julie Andrews prendersi cura dei figli di Mr. Banks. Chi non ha cantato almeno una volta nella vita «Basta un poco di zucchero e la pillola va giù»?
La mia meraviglia è stata grande quando mi sono reso conto di come, quel film di oltre cinquant'anni fa, rappresentasse una parodia straordinaria del mondo delle banche, di allora e purtroppo anche di oggi. È come se in mezzo secolo non sia cambiato nulla. Il mondo della banche era statico allora, lo è oggi. È pietrificato su un modo di rapportarsi con la clientela che non gli ha consentito di evolvere verso sistemi moderni, tranne poche eccezioni che si contano sulla punta delle dita. E per questo sta crollando sotto il suo stesso peso. I risultati degli stress-test sui primi gruppi bancari europei, non hanno sgombrato il campo dai dubbi e gli esami sembra non debbano finire mai. Così quando ho visto le immagini della corsa agli sportelli, ben raccontata nel film, mi sono venuti i brividi. In Mary Poppins sono bastati «due miseri grami penny» strappati ad un bambino da un vecchio banchiere a mettere sotto scacco il suo istituto. Nella realtà di oggi sono decine di miliardi di crediti deteriorati a pesare sulle banche di casa nostra.
«Basta un poco di zucchero e la pillola va giù». Bisognerà salvare i risparmi degli italiani, bail-in o non bail-in, ma è arrivato il momento che chi non è in grado di fare il proprio lavoro smetta di farlo. I risparmiatori prendano atto che il mondo è cambiato: bisognerà saper scegliere a chi dare ed a chi togliere la nostra fiducia e possono farlo senza aspettare regolatori ed organi di controllo.
Quale sarà la prossima banca ad entrare in crisi? Da risparmiatore, devo poter dire, consapevolmente, che non sarà la mia. Di questo si parlerà nel corso della trasmissione Mercati che Fare in onda domenica alle 14.30 su TgCom24.leopoldo.gasbarro@me.com
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